"Mitici" fiori 2

Visto il successo del post "Mitici" fiori, ho deciso di dare un seguito alla cosa inserendo altri fiori e le rispettive storie che li hanno resi appunto mitici.

Ciclamino e la Dea Ecate
Comincio dal ciclamino: in realtà non ha una vera e propria storia che lo accomuna ad una divinità o ad un personaggio dell'antica Grecia, ma Plinio il Vecchio narra che i luoghi dove questo fiore viene piantato, sarebbero immuni da stregonerie e malefici. Considerato sacro ad Ecate, una Dea degli incantesimi e degli spettri, in grado di spostarsi liberamente tra il mondo dei vivi e quello dell'oltretomba, viene considerato un amuleto, tanto da attribuirgli la proprietà di guarire dal morso dei serpenti.
 
Il fiordaliso e il centauro Chirone
Il fiordaliso il cui nome botanico (Centaurea cyanus) deriva dal latino centaureum, si riferisce alla figura mitologica del centauro, in particolare a Chirone.
Era il maestro di Ercole.
Quest'ultimo lo ferì per errore con la punta di una freccia avvelenata col sangue dell'Idra, ma il saggio centauro curò la ferita con un medicamento a base di fiordaliso. Probabilmente grazie a questa leggenda, in antichità si attribuiva anche al fiordaliso (come per il ciclamino appena citato) la proprietà di guarire dal morso dei serpenti.

Il girasole e Clizia
Eliotropo, calendula e girasole invece sono legati a Clizia.
Era una bellissima fanciulla innamorata e ricambiata dal Dio del sole Apollo.
Apollo però si innamorò a sua volta di Leucotoe, figlia del re babilonese Orcamo.
Clizia ingelosita e offesa, si recò dal padre della ragazza e gli riferì della relazione fra i due. Il re, adirato, ordinò di seppellire viva la figlia in una profonda buca. Clizia pur avendo ottenuto la sua vendetta, non riebbe mai indietro l'amore di Apollo e in preda alla disperazione passò il resto della vita a seguire con lo sguardo il percorso del carro dell'amato dio (il compito di Apollo era quello di portare su di un carro il sole scandendo così le giornate) fino a quando consumata dal dolore, si trasformò nel fiore che ha la caratteristica di volgersi verso il sole.
Perchè ben tre fiori? Semplice: Ovidio non ne cita il nome ma solo la caratteristica che lo contraddistingue. Sicuramente non è il girasole, sconosciuto a quei tempi (venne importato dalle Americhe nel XVI° secolo); ma vista la sua peculiarità, viene poi sempre raffigurato nei quadri che hanno per soggetto Clizia.

Il papavero e il Dio Ipno
Il papavero è legato al regno del sonno e quindi a tutte le divinità legate appunto al sonno e ai sogni: Ipno, Morfeo la Notte.

La viola e il Dio Attis
La viola è consacrata al Dio frigio Attis.
La Dea Agdistis si innamorò perdutamente di Attis, che però stava per sposarsi con la figlia di un re. Per cercare di impedire questo matrimonio, lo fece impazzire.
Il ragazzo in preda alla follia iniziò a vagare finchè, preso da un raptus, afferrò un pugnale e si tolse la vita. Dal suo sangue nacquero le viole.

Adesso conoscete altre storie legate ai fiori che magari avete in giardino...
Chissà magari una Clizia disperata sta volgendo il suo sguardo verso l'amato Apollo fuori dalla vostra porta di casa!
Spero vi sia piaciuto.
Tornerò presto a parlare di questo argomento che personalmente mi interessa e visto il seguito deduco anche a voi!

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