La Pietra Perduca e la Pietra Parcellara

Ecco svelata la meta della passeggiata/trekking di domenica scorsa.
Prima tappa: la Pietra Parcellara.


Si tratta di un monte in provincia di Piacenza, più precisamente in Val Trebbia, che, pur non essendo molto alto (863 m), domina il paesaggio e le colline circostanti. La sua particolarità sta nel fatto di trovarsi appunto in un contesto di verdi colline, dalle quali si stacca visivamente, sia per altezza ed imponenza, sia per morfologia e colore.



Per raggiungerlo si attraversa un sentiero attraverso la boscaglia in salita per una quindicina di minuti.
Visto il periodo ho avuto la fortuna di vedere alcune fioriture spontanee, come queste viole,


e questi bellissimi e numerosi anemoni trifolia (o almeno credo, si tratti di loro).



Arrivati in prossimità della roccia, la visuale si apre ed il grazioso Oratorio della Madonna del Caravaggio ci dà il benvenuto.


Qui si può fare una piacevole sosta e, per chi si fosse organizzato, è presente una comoda area picnic.
Ora inizia la parte un pò più complicata… la "strada" per salire in cima alla Parcellara, non è delle più semplici, ma almeno è ben indicata.
Il cane pensavo non sarebbe riuscito ad effettuarla, ma con gran stupore si è arrampicato senza difficoltà saltando di roccia in roccia.


Stretti passaggi e "gradini" naturali posizionati dove Madre Natura ed il caso hanno voluto, ci conducono alla sommità, dove una curiosa capra assiste al nostro arrivo.


Qui la vista è spettacolare e a 360°, e si può già intravvedere in lontananza la seconda meta: la Pietra Perduca.






La discesa sembra meno complicata e ripercorrendo la stessa strada, si arriva ad un bivio, dal quale si imbocca una stradina sterrata che dolcemente conduce alla Perduca. Questo luogo molto particolare, si stacca dal paesaggio come la Parcellara, per forma e colore, ma i suoi contorni sono molto più dolci e smussati.


Anche qui vi è una piccola chiesetta, stavolta dedicata a Sant'Anna, che pare essere stata costruita su di un antico tempio, nel quale si svolgeva il culto della dea Minerva.




Qui i celti celebravano sin dal IV° secolo a.C. matrimoni e benedizioni nelle acque curative contenute in vasche scavate nella nera roccia, e che anche ora viene ritenuta portentosa.



Di fronte alla chiesetta da una comoda fonte si può bere quest'acqua (cosa che sia io che il mostrino abbiamo fatto).
Le vasche sono ormai in disuso, ma sono state colonizzate da ben tre diverse specie di tritoni.



Anche qui ai piedi della roccia è possibile fare una sosta grazie a tavoli e panchine.
Stanchi ma appagati da tanta bellezza, ci incamminiamo verso macchina.
Ma non prima di avere fotografato il mostrino che domina su tutta la valle!

12 commenti:

  1. Sei sempre a zonzo (e fai bene)! Anche a me piacciono queste scampagnate, senza andar troppo lontano si scoprono scenari naturali e storici che tutti prendono per scontato. Buona domenica a te e al tuo cagnolino!

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    1. Si Marta, non ti nascondo che appena ne ho la possibilità, mi regalo passeggiate, gite e viaggi. Più spesso mi limito ai dintorni di casa o comunque in zona, altre volte mi allontano alla scoperta di nuovo paesaggi. Ma comunque sia: nella campagna Lodigiana, sui monti, o in Giordania, apprezzo sempre e comunque tutto ciò che quel determinato luogo ha da offrire. Perché ogni posto ha una caratteristica e una storia unica. Ciao e buona domenica pure a te!

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  2. Che meraviglia! Immagino che anche il mostrino abbia apprezzato, :-)

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    1. Credo proprio di si! Pensa che nonostante la salita impegnativa, la prima cosa che ha fatto è stato tentare di rincorrere la capra!😀
      Ciao Grazia

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  3. Estou alegre por encontrar blogs como o seu, ao ler algumas coisas,
    reparei que tem aqui um bom blog, feito com carinho,
    Posso dizer que gostei do que li e desde já quero dar-lhe os parabéns,
    decerto que virei aqui mais vezes.
    Sou António Batalha.
    Muita paz.
    PS.Se desejar visite O Peregrino E Servo, e se o desejar
    siga, mas só se gostar, eu vou retribuir seguindo também o seu.
    http://peregrinoeservoantoniobatalha.blogspot.pt/

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    1. Grazie mille dei complimenti António, e benvenuto.
      Spero non sia un problema per te se ti rispondo in italiano... ma purtroppo il portoghese non lo conosco. A presto!

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  4. queste sono proprio le passeggiate che preferisco: paesaggi, storia e piante. Di solito chi mi accompagna però non è molto contento quando mi fermo a fotografare fiori, forse...esagero :)

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    1. Anche io preferisco quando sono presenti tutti e tre gli elementi. E come te mi soffermo ogni 2 passi a guardare dettagli e a fotografare ogni cosa che desta la mia curiosità. Devo ammettere che in genere chi mi accompagna, tollera benissimo le mie pause continue... l'unico che scalpita perennemente è il mostrino!!! :-)
      Ciao

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  5. Bella passeggiata! Il mostrino è simpaticissimo :-)
    Sono nate sei piantine di bella di notte, non mi spiego perché non ne siano nate di più. Le piante sempreverdi si stanno rinforzando. Ti manderò una foto quando saranno cresciute .
    Ciao Jampy, un abbraccio :-)

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    1. Si Nou, il luogo è veramente bello sotto tutti i punti di vista! Ma dai... solo sei piantine??? Magari sbucheranno poi. Comunque sia vedrai che anche se sono solo 6, quando cresceranno formeranno un bel gruppetto.
      La Glebionis ti darà pure lei un sacco di soddisfazioni! Mi raccomando: conserva i semi di entrambe. Anche se la Glebionis tende ad auto-seminarsi.
      Il mostrino ringrazia!! :-)
      Ciao attendo con curiosità le tue foto!!!

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  6. Proprio una bella passeggiata... e il "mostrino" (ma non è un mostrino!) si gode la splendida vista!!

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    1. Penso se la sia davvero goduta: solitamente visto che siamo in pianura, non ha la possibilità di vedere tutto il paesaggio dall'alto. Poi è pure piccoletto... :-)
      Ciao Iolle!

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