Giordania: Amman, mar Morto e mar Rosso

Finalmente sono arrivate anche per me le tanto attese ferie estive!
Ma alla mia partenza manca ancora qualche giorno… e mi sono reso conto di non avere mai terminato il mio ciclo di post relativo alle ferie dello scorso anno in Giordania, e visto che tra qualche settimana avrò altro da raccontare e mostrare, approfitto delle calde ore pomeridiane di questa giornata a dir poco rovente, per concluderlo con l'ultimo post.
Oltre ad essere ricca di bellezze naturalistiche (Wadi Rum), archeologiche (Petra e Jerash), religiose (Monte Nebo), la Giordania, ha anche altri luoghi da mostrare.
Amman, la sua capitale, è una delle più strane città che abbia mai visto!



Con circa tre milioni di abitanti, è la più popolosa del Paese e si estende su di una serie di colli (un pò come Roma) per l'esattezza 19, che in molti casi danno il nome al distretto corrispondente.
Questa conformazione la rende caotica e piena di ingorghi e poco pratica da girare… Non per vantarmi, ma in molti casi durante in miei viaggi, mi affido al mio spiccato senso dell'orientamento, e riesco a raccapezzarmi in città anche più grandi. Ma qui tutto ciò è impossibile!
Pur avendo antiche origini, non offre al suo visitatore grandi attrattive, se si escludono il teatro romano e poche altre rovine, ciò è dovuto al fatto che durante la sua esistenza è stata più volte distrutta da terremoti ed abbandonata dai suoi abitanti.



Fino al 1948, anno in cui un'ondata di rifugiati palestinesi ne aumentò considerevolmente la popolazione, non era che un piccolo villaggio.
Oggi è una grande città abitata da popoli diversi e con credo diversi, e che dal 2000 si sta modernizzando parecchio (lo dimostrano i tanti cantieri che si intravvedono).


Ma usciamo da Amman ed andiamo al mare… Già ma quale?
Qui abbiamo due scelte!
Partiamo dal mar Morto, che più che un vero e proprio mare è più simile ad un lago e si trova in una depressione a 415 metri sotto il livello del mare.
Ma a differenza di un lago, le sue acque sono notevolmente salate!
A tal punto da non consentire al suo interno alcuna forma di vita: se si escludono alcuni tipi di batteri; ed è per questo che gli è stato attribuito questo nome.


Raggiungerlo se non si è auto muniti o non si partecipa ad un viaggio organizzato, non è facilissimo.
Per arrivarci bisogna prendere il "minibus", una sorta di piccolo autobus che non ha orari e parte solo quando è sufficientemente pieno.


Ad un certo punto del tragitto si viene lasciati nel bel mezzo del nulla, dove un orda di pseudo tassisti, cerca in ogni modo di spillarvi quanti più quattrini possibile per fare l'ultima manciata di chilometri che vi separano dalla meta.
Ma vi posso garantire che basta poco per "farvi venire il callo" e capire quando vi stanno fregando!
E così dopo aver dimezzato più e più volte il prezzo, si arriva (con in sottofondo il borbottio dell'autista esoso che si lamenta perché non vi siete fatti fregare) ad un accordo e quindi lungo le rive.
Qui si ha la scelta di frequentare zone libere oppure pagare per una attrezzata.
Io consiglio vivamente quella attrezzata: avrete così la possibilità di liberarvi con una doccia dei chili di sale che vi si depositeranno addosso.
Il luogo è surreale: l'acqua praticamente immobile lascia intravvedere i depositi di sale sul fondo ed il silenzio regna sovrano.





Ma la cosa più strana è sicuramente immergersi!
La prima cosa a sorprendere è la consistenza oleosa dell'acqua!
Ma potrebbe essere la seconda: se per caso avete un taglio oppure vi siete fatti la barba da poco… sentirete tanto dolore da non rendervi conto di null'altro! ;-)
Affogare è praticamente impossibile, non si riesce assolutamente a causa della densità dell'acqua che vi farà sentire leggeri come non vi è mai capitato.
L'altro mare è un pò più distante e più convenzionale: il mar Rosso.
Le coste giordane, non hanno nulla da invidiare a le ben più note egiziane, tranne per il fatto che lo sbocco è di poche decine di chilometri.
Ma le acque turchesi ed una ricca barriera corallina e la minor popolarità le fanno apprezzare di più.
Raggiungerle è più semplice grazie ad una serie di collegamenti da Amman.
Aqaba, città costiera di circa centomila abitanti, è un ottimo punto di partenza per raggiungere le belle spiagge a sud della città.
Di antichissime origini, conserva i resti del porto romano di Ayla ed un castello del XVI secolo, ma per il resto si tratta di grandi alberghi che negli ultimi anni la stanno colonizzando.
Piccola curiosità: nei pressi del castello si trova la più grande bandiera della Giordania (e se non erro una delle più grandi al mondo) anche se la foto non rende molto le dimensioni effettive.


Scendere dal bus con l'aria condizionata a palla più o meno all'una del pomeriggio con 46° è stato memorabile…
Ma siamo qui per il mare giusto?
Come per il mar Morto anche qui si ha la possibilità di scegliere tra spiagge pubbliche o private, ma stavolta opto per quella pubblica!



Nulla di cui lamentarmi, lo rifarei di nuovo, ma se tenessero un poco più pulito sarebbe il massimo!
Il mare è stupendo, poca gente, la barriera corallina a pochi metri dalla riva…
Sicuramente se non mi lasciavo prendere dal braccino corto, la spiaggia sarebbe stata linda! Ma va bene così!
Con questa foto (che non avrei potuto fare se fossi andato in un'altra spiaggia) concludo l'ultimo post sull'amata Giordania.


Quale sarà la prossima meta?
Lo scoprirete, magari posterò qualche indizio. :-)

4 commenti:

  1. Bello il tuo racconto!Mi par di sentire il calore!
    Ciao e buone vacanze!

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    1. Il calore lo sento pure io... ma è quello che ci sta facendo boccheggiare in questi giorni!!!! ;-)
      Grazie Lorenza e buone vacanze pure a te.
      Ciao

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  2. Io e mia moglie ci abbiamo passato quasi una notte sul Wadi rum,indimenticabile!

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    1. Anch'io ho avuto la fortuna di dormirci per ben due notti!
      Una delle più belle esperienze della mia vita...
      ciao

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