Un miglio di Edimburgo!





Torno a parlare di Edimburgo dopo una lunga pausa dal post dedicato al Royal Botanic Garden, che per forza maggiore è stata la prima cosa della quale ho scritto sul blog, ma la città offre molto altro da vedere.
Primo luogo tra tutti: il Castello di Edimburgo.



Si tratta di un'antica fortezza posizionata strategicamente in cima ad una rocca che domina su tutta la città.


Le sue origini sono del IX secolo, ma nel corso del tempo ha subito diverse modifiche, che coprono un arco temporale molto lungo fino al secolo scorso.
Attualmente ospita una guarnigione militare ed alcuni musei.
All'interno, si trova la Great Hall del XV secolo, utilizzata fino al 1639 per le riunioni del Parlamento scozzese.


Molto più recente lo Scottish National War Memorial, costruito dopo la Prima guerra mondiale per commemorare i caduti.


Personalmente trovo che il castello sia più bello da vedere dall'esterno, vista la pittoresca posizione, ma è doveroso visitarlo!
Appena uscito (ci vuole almeno mezza giornata per vederlo bene) assisto ad una suggestiva parata militare.


Da qui parte il Royal Mile: una strada lunga (come dice il nome) circa un miglio scozzese, che collega il castello con l'Holyroodhouse.
Percorrerla, nonostante sia affollata di turisti, permette di conoscere meglio Edimburgo: qui tutti gli edifici trasudano storia, dai classici ed antichi Pub,


agli edifici gotici,


passando per la bella cattedrale di Sant'Egidio



e il Canongate Tolboth con la sua caratteristica torre dell'orologio.


Ma anche gli incontri che si fanno sono altrettanto affascinanti: si va dagli artisti di strada,


ai ragazzi in kilt,


ai gufi


ai gabbiani in posa "speculare"!


Siamo alla fine del miglio ed ecco l'Holyroodhouse, residenza ufficiale in Scozia della regina Elisabetta II.


All'esterno della proprietà una distesa di narcisi.


Un'altra meta molto gettonata, che si raggiungecon una lunga scarpinata è Calton Hill.


Qui si trovano diversi monumenti: il Nelson's Monument, il City Observatory ed il National Monument,


che venne progettato per onorare i caduti nelle guerre contro Napoleone, su ispirazione del Partenone di Atene, ma non fu mai terminato per mancanza di fondi. Io trovo che, anche se incompleto, abbia un suo perché, ed aggiungo che mi piace così com'è!
Ma lo scorcio che preferisco è quello che comprende il Burns Monument, una sorta di tempietto in stile corinzio che ben si presta a diventare il soggetto di un sacco di fotografie con lo sfondo della città!




Ma basta cambiare inquadratura, ed ecco che sembra di essere nella Scozia più selvaggia!


Invece si tratta dell'Arthur’s Seat, la punta più alta di alcune colline che fanno parte dell'Holyrood Park: un pezzo di paesaggio montano al centro della città.
Ma una delle cose che più mi ha toccato l'ho scoperta quasi per caso una mattina mentre vagabondavo per le vie del centro.
Mi ritrovo nei paraggi di questo pub.


Sull'insegna c'è un simpatico e piccolo cane nero, e di fronte, un pò scostata, una statua su piedistallo che lo raffigura.


Già mi tocca: assomiglia in modo impressionante al mio quando ha il pelo un pò più lungo…
La cosa mi incuriosisce e leggo sulla guida.
Scopro che si tratta di Greyfriars Bobby, un cane di razza terrier considerato una sorta di eroe nazionale qui ad Edimburgo. Ma perché tanto riguardo per un cane?
Leggo la storia (fonte: wikipedia)
Bobby apparteneva a John Gray, che lavorava per la Polizia di Edimburgo come guardia notturna, e i due furono inseparabili per quasi 2 anni. Il 15 febbraio 1858 Gray morì di tubercolosi. Fu seppellito nel Greyfriars Kirkyard, il cimitero circostante Greyfriars Kirk nella città vecchia di Edimburgo. Bobby, che sopravvisse a John per ben 14 anni, trascorse tutto il resto dei suoi giorni facendo la guardia alla tomba del proprio padrone. Si allontanava però per mangiare al ristorante vicino al cimitero e, a detta di alcuni, passava i freddi inverni nelle case dei vicini.
Nel 1867, quando fu disposto che i cani randagi avrebbero dovuto essere abbattuti, Lord Provost di Edimburgo, Sir William Chambers (che era anche direttore della Società Scozzese per la Prevenzione della Crudeltà sugli Animali) pagò per rinnovare la proprietà di Bobby, assumendosi la responsabilità del cane davanti al consiglio cittadino.
Bobby morì nel 1872, e non avendo potuto essere seppellito nello stesso cimitero, in quanto terra consacrata, fu sepolto sotto il South Bridge presso il Greyfriars Kirkyard, non lontano dalla tomba di John Gray.
Sarò sensibile, ma le lacrime scorrono a fiumi e mi dirigo nel cimitero alle spalle del pub per salutare un esempio di fedeltà ed amore che non ha eguali.


Anche se ci sarebbe altro da vedere, concludo la mia visita ad Edimburgo, (ma non della Scozia, prossimamente vi porterò in 2 posti stupendi) ricordandomela così: al tramonto che la rende ancora più magica di quello che già è!




8 commenti:

  1. Voglio visitare anch'io la Scozia.Che intelligentemente vuole restare in Europa. Vorrà pur dire qualcosa, o no ?!?

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    1. Vacci Laura, ti piacerà di sicuro... tranne forse per le temperature!
      Ciao

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  2. Ma che bella Edimburgo,il tuo reportage le rende onore!Bravissimo!

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    1. Grazie mille Lorenza!
      È talmente bella che sarebbe impossibile farla sfigurare...
      Grazie ancora
      Ciao

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  3. Che bella... sarà, ma mi sono commossa anch'io leggendo la storia di Bobby! Bel viaggio, concedimi un po' di invidia... senza cattiveria naturalmente!!

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    1. Ci mancherebbe Iolle! Pure io provo invidia per chi ha la fortuna di visitare un luogo dove non sono ancora stato, e come te lo ammetto. Per Bobby, non sai quanto ho pianto... Certe cose mi toccano particolarmente. Ciao

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  4. Bellissima città, uno dei tanti viaggi che avrei voluto fare ma con così poco tempo libero non combinerò mai! Guardo le belle foto tue e degli altri :)

    Un saluto e grazie per le immagini :)

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    1. Ciao Pontos! Sono contento che tu abbia apprezzato le foto, e ti auguro di riuscire ad andarci presto!
      Buona settimana e a presto!

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