domenica 14 aprile 2013

"Mitici" fiori

Sapete che quasi ogni giardino ospita delle divinità, delle ninfe ecc.?
No non ho preso un'insolazione!
Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in un articolo molto interessante, pubblicato su di una nota rivista di giardinaggio che parlava appunto di piante e mitologia (due argomenti molto interessanti, almeno per me). Molti fiori presenti nei nostri angoli di verde, hanno alle loro spalle una storia, molte volte tragica, altre meno, fatta di amori e gelosie che ha origine in tempi lontani...

Giacinto

Un esempio è il giacinto: figlio di Diomede, era un bellissimo ragazzo, innamorato del Dio Apollo. Zefiro che era interessato a Giacinto, e quindi molto geloso, mentre i due gareggiavano nel lancio del disco, deviò quest'ultimo che andò a colpire il ragazzo causandone la morte. Dal suo sangue nacque l'ononimo fiore.

Giunone e il giglio

Il giglio invece secondo la mitologia greca, nacque da una goccia di latte caduta dal seno di Giunone mentre allattava Ercole.

Anemone

L'anemone il cui nome deriva da anemos (vento), era una bellissima ninfa che aveva fatto innamorare di sè Zefiro (il vento di primavera) e Borea (la tramontana). I due lottarono furiosamente per conquistare il cuore dell'amata, scatenando tempeste e bufere. Chloris, una dea gelosa di Anemone, fece un incantesimo condannando la bella ninfa ad un crudele destino: le delicate carezze di Zefiro l'avrebbero fatta schiudere rapidamente, mentre le più violente e fredde di Borea, avrebbero disperso le sue fragili corolle. Infatti è così che è il fiore: molto bello ma con fragili petali ed una vita breve.

Ninfea

Ninfea, era una ninfa innamorata di Ercole ma non corrisposta che si lasciò morire dal dolore. Gli Dei, impietositi, la tramutarono nel fiore che ne porta il nome.


Venere e le rose a lei dedicate

Le rose, invece erano fiori consacrati alla Dea Venere. In origine erano solo bianche, ma un giorno, Marte, invidioso della storia d'amore tra Venere e Adone, fece uccidere quest'ultimo da un cinghiale, rendendo tramite il suo sangue, le rose di colore rosso.

Narciso


Come non includere in quest'elenco Narciso? Era un bellissimo ragazzo che si innamorò della propria immagine riflessa nell'acqua e nel tentativo di raggiungerla annegò. Eros (Dio dell'amore) lo trasformò nel bellissimo fiore.

Menta


Menta, figlia del fiume infernale Cocito, aveva una relazione con il Dio Plutone. La moglie Proserpina, ingelosita dai continui tradimenti da parte del marito, tramutò la ninfa in erba (la menta appunto).

Acanto


Acanto, ninfa anch'essa, amata da Apollo ma che non lo ricambiava, provocò con i suoi continui rifiuti l'ira del Dio, che la tramutò nella spinosa pianta che ne porta il nome, adatta all'ombra, ma che per vivere avesse bisogno del sole (cioè di Apollo stesso: in quanto Dio del sole).
Sicuramente una o più di queste piantine vegeta tranquilla nelle vostre aiuole, e voi, potete vantarvi di avere un pezzetto di Olimpo in giardino!


sabato 6 aprile 2013

Risvegli...

Dopo aver passato le ultime settimane a leggere i post di altri blogger giardinieri che inneggiavano al "risveglio" della natura e mostravano con orgoglio le proprie creature...
Dopo aver provato (e lo dico senza vergogna) un pò di invidia...
Dopo aver subito quasi una mutazione genetica dovuta alle innumerevoli giornate di pioggia (se non avesse smesso, mi sarebbero spuntate le pinne e le squame!)...
Finalmente posso dire anch'io: è arrivata la Primavera!
Approfittando della discreta giornata di oggi, ho potuto constatare che anche i miei 25 mq hanno incominciato a dare segni di vita.
Per la maggioranza si tratta di gemme, oppure di piccole foglioline che si preparano a ricoprire i rami spogli, oppure di "accenni" di pianta che sbucano timidamente dallo zuppo terreno.
Ma non solo.
In ritardo sulla tabella di marcia fanno bella mostra di se gli impettiti muscari che insieme alla scilla danno un tocco di colore blu.



Un piccolo (ma grande) aiuto a colorare il terreno, arriva anche da due piccole piantine di primule.


 

Anche il pesco nano si prepara, carico di boccioli, a esplodere in una nuvola rosa.



La novità (per quanto mi riguarda) di quest'anno sono i tulipani: confesso di non averne mai coltivati in vita mia!
Non so per quale strano motivo, però è così.
Ma, meglio tardi che mai, quest'autunno mi sono fatto tentare ed ho interrato dei bulbi... ed ecco il risultato.




Anche le spontanee margherite, si sono rifatte vive, più numerose dell'anno scorso.



Gli anemoni per il momento sono ancora allo stadio di boccioli, ma qualche "coraggioso" fa bella mostra di se.


Anche il sedum spectabilis, tagliato a zero a inizio inverno, sta rapidamente crescendo.


Mentre la dicentra spectabilis, prepara i suoi cuoricini per la fioritura delle prossime settimane.