sabato 28 settembre 2013

La "superba" Gaura!

E' da circa un anno che ho questa pianta, ma solo ora riesco ad apprezzarla a pieno in tutta la sua bellezza.



Tutto è nato dalla sua apparizione in una trasmissione dedicata al giardinaggio. E' stato amore a prima vista!
Mi piacevano quei piccoli fiori bianchi, rosa e fucsia appesi a degli steli flessibili che quasi scomparivano, dando l'impressione di tanti piccole farfalle in volo.





Da allora si è aperta la caccia alla gaura.
Ma di fatica non ne ho fatta molta; infatti al primo colpo (o meglio al primo garden) l'ho subito trovata! Le condizioni non erano delle migliori: la fioritura era ormai scomparsa (era autunno inoltrato), tanto che se non fosse stato per il cartellino neanche l'avrei riconosciuta!
Per non sbagliare e visto il prezzo esiguo, ho pensato bene di prendermene due.
Per fortuna!
Infatti nonostante mi sia documentato, per una delle due piantine ho completamente sbagliato:
- terreno
- esposizione
Insomma tutto ciò che è di vitale importanza per una pianta!
Fortunatamente ho fatto in tempo a recuperala (un pò in extremis a dire il vero) e adesso sta lentamente riprendendosi.
L'altra invece in primavera ha iniziato ad irrobustirsi e ha fatto pure qualche fiore. Poi c'è stato lo stop estivo, dovuto forse alle alte temperature, mentre adesso è un'esplosione di fiori!



La consiglio a tutti pollici verdi e neri!
Se avete l'accorgimento di non fare i miei errori (un terreno pesante e una zona ombrosa) non richiede nulla.
Si tratta di una pianta erbacea perenne, originaria dell'America settentrionale. Si moltiplica molto facilmente sia tramite le radici che per seme, tanto da essere definita come infestante.
Ha una fioritura abbondante che va da aprile e novembre.
Per prolungarla è bene eliminare i rami già fioriti, stimolando così la pianta a produrre nuovi fiori.
Come avete potuto intuire (sempre dai miei errori) ama  terreni sciolti e drenati, persino aridi ed esposizioni soleggiate.
Resiste un pò a tutte le condizioni climatiche: siccità (considerato che per la precisione è originaria del Texas, Messico e Louisiana) e freddo invernale, quindi adatta ai vari climi del nostro paese.




Curiosità: Gaura deriva dal greco Gauros che significa superbia (ecco il perchè del titolo).
Insomma tirando le somme è (quasi) impossibile farla morire e con poche attenzioni potrete vedere sciami di farfalle volteggiare in giardino!

giovedì 19 settembre 2013

La bella Lodi - seconda parte

Dopo avervi fatto conoscere Piazza della Vittoria, Piazza Broletto e Il tempio civico dell'Incoronata, nella prima parte di questa "virtual-tour" di Lodi, eccoci in un'altro luogo della cittadina: Piazza Ospitale. A caratterizzarla, sicuramente è la chiesa di San Francesco.
 
La curiosa facciata di San Francesco


Costruita nel XIII° secolo, è indubbiamente l'edificio religioso più originale di Lodi. Infatti la sua peculiarità è quella di avere la facciata di forma quadrata con due bifore a cielo aperto, che saranno poi da modello per altre chiese dell'Italia settentrionale nei due secoli successivi.

Le bifore a cielo aperto

L'interno, con pianta a croce latina, è a tre navate divise tra loro da colonne affrescate in un periodo compreso tra il trecento e il seicento.
Questa chiesa è considerata il "Pantheon" lodigiano, per via della presenza dei sepolcri di alcuni illustri personaggi cittadini: Francesco De Lemene (poeta), Ada Negri (poetessa) e Agostino Bassi (pioniere della moderna batteriologia).




Scorci dell'interno

Alla destra della chiesa, spicca la maestosa facciata neoclassica del vecchio ospedale (da cui prende il nome la piazza).

La facciata dell'ospedale vecchio

All'interno del complesso trova spazio un elegante chiostro quattrocentesco con colonne in pietra e fregi in terracotta.


Il chiostro all'interno dell'ospedale vecchio

Se siete di stomaco delicato, potete concludere qui la vostra visita al complesso, altrimenti da una porta che si affaccia sul chiostro, potete accedere alla "Collezione anatomica Paolo Gorini".

Il monumento a Paolo Gorini situato di fronte all'ospedale vecchio

Chi era Paolo Gorini?
Diciamo un predecessore di Gunther von Hagens: avete presente quel personaggio che ultimamente ha fatto molto parlare di se per la mostra "Body World" in cui espone corpi umani messi in pose particolari? Ecco, non è proprio la stessa cosa, ma quasi ci siamo.
Era un matematico e geologo (1813-1881), che legò il suo nome agli studi della conservazione dei corpi dopo la morte.
Mise a punto delle formule a carattere conservativo, che gli permisero di "pietrificare" i corpi o parte di essi.
Il museo, allestito nel 1981, descrive il tentativo di preservare, a scopi scientifici ed illustrativi, materiali organici altrimenti destinati alla decomposizione. La collezione rappresenta il lascito di un personaggio discusso ed acclamato allo stesso tempo.
Non metto fotografie per non urtare la sensibiltà di nessuno.

Ecco il link per visitare virtualmente la piazza.
Ma torniamo a cose meno lugubri...
Lodi, come altre città, è attraversata da un fiume, in questo caso l'Adda.
Purtroppo, nonostante sia piacevole passeggiare lungo le sue sponde, il fiume non è stato ancora molto valorizzato; solo ora si sta pensando di riqualificare la zona con la realizzazione di una spiaggia attrezzata, di un attracco per barche da 100 posti e di un bar-ristorante.
Comunque sia, una passeggiata a piedi la consiglio.
Da qui si può vedere il ponte, che fu realizzato nel 1864, per rimpiazzare i precedenti distrutti in diverse battaglie (ricordo la già citata battaglia del ponte di Lodi di Napoleone contro gli austriaci del 10 Maggio 1796).


Quadro raffigurante la battaglia di Lodi




Alcune viste del ponte

A pochi passi dalle sponde dell'Adda, una delle chiese che personalmente preferisco: Santa Maria Maddalena. La si scorge girando tra i vicoli di Borgo Adda, il quartiere a ridosso del fiume. Arrivando da via del Tempio la si vede in tutta la sua maestosità sul fondo della piccola stradina.


Santa Maria Maddalena

La facciata è in stile neobarocchetto, ma l'edificio è ben più antico: la preesistente chiesa risale infatti al 1162.
L'interno è a singola navata e conserva un crocifisso ligneo ritenuto miracoloso del XV° secolo.

Il crocifisso miracoloso

Un altro monumento, che è un pò il simbolo di Lodi, è il Torrione.

Il torrione

Faceva parte del castello che venne costruito nel XIV° secolo a difesa delle antiche mura ed in particolare di uno degli accessi alla città: Porta Imperiale.

Porta Imperiale ricostruita negli anni '50

Posizionato, non a caso, in direzione della nemica Milano, nel corso dei secoli fu modificato e ampliato varie volte, vennero costruite nuove torri e ispessite le mura.
Ma purtroppo durante il periodo di dominazione austriaca nel XVIII° secolo il castello subì una vera e propria demolizione: venne distrutto un intero lato, vennero riempiti i fossati, tolti i ponti levatoi e quel che rimase fu riadattato per diventare una caserma. Oggi l'intero edificio ospita la Questura.



Il torrione e ciò che resta del castello

Anche il Torrione non aveva l'aspetto attuale: la sua altezza era di circa 17 metri, ma fu praticamente raddoppiata nel 1905 per adibirla a serbatoio dell'acquedotto comunale.
Negli ultimi anni, durante dei lavori di restauro del Torrione, sono state scoperte numerose gallerie che, una volta rese sicure, dovrebbero essere accessibili al pubblico.
Nell'adiacente Piazza Castello tutte le prime domeniche di ogni mese (esclusi Luglio e Agosto) si tiene il mercato dell'antiquariato.


Bancarella del mercato dell'antiquariato

Anche per oggi direi che può bastare, ma c'è altro ancora da vedere...

sabato 14 settembre 2013

La bella Lodi - prima parte

Siccome nello scorso post ho dato spazio ad un appuntamento che si terrà a Lodi, ho deciso di darvi qualche motivazione per visitare anche la città.

Veduta aerea del centro storico

Prima di tutto un pò di storia. Lodi è una città con antiche origini: Laus (questo era il nome) venne fondata dai Celti Boi intorno all'anno 1000 A.C.  poi venne ribattezzata come Laus Pompeia nell'89 A.C. in onore del Console romano Gneo Pompeo Strabone. Nel 49 A.C. Giulio Cesare le concesse il titolo di municipium romano.
Durante il Medioevo, grazie alla sua posizione geografica e all'intraprendenza dei sui abitanti, insidiò la supremazia commerciale e politica di Milano. La tensione arrivò a tal punto che Milano il 24 Maggio 1111 la distrusse.
Il 3 Agosto del 1158 la città fu rifondata a pochi chilometri di distanza dal precedente insediamento (oggi conosciuto come Lodi Vecchio) per volere dell'Imperatore Federico Barbarossa. Lodi rimase indipendente fino al 1335 anno in cui cadde sotto il dominio dei Visconti. Nel XV° secolo ospitò un importante trattativa tra i vari stati regionali dell'Italia dell'epoca, che condusse alla ben nota Pace di Lodi (9 aprile 1454).
Tra il XVI° e il XIX° secolo subì l'occupazione di varie forze straniere: Spagna, Austria e Francia.
Altro evento storico importante è la Battaglia del ponte di Lodi (10 Maggio 1796) che diede inizio al periodo di ascesa di Napoleone Bonaparte. Dall'Unità d'Italia ad oggi acquisì e perse diverse volte il titolo di Capoluogo di provincia, l'ultima istituzione della Provincia è del 6 Marzo 1992.
Dopo questa infarinatura, veniamo al lato pratico.
Nonostante sia una piccola città (ha circa 50.000 abitanti), offre ai turisti una serie di edifici, scorci e iniziative che meriterebbero più attenzione.
Da dove cominciare il nostro giro turistico?
Sicuramente da Piazza della Vittoria.


Piazza della Vittoria

Se girando per le vie del centro che conducono alla Piazza vi sembra tutto così famigliare, forse è dovuto al fatto che nel corso degli anni è stata location di vari film (La bella di Lodi - Vallanzasca: gli angeli del male - Benvenuti al nord) e spot pubblicitari (Sky - Aperol e molti atri).
Ma torniamo alla Piazza: ad attirare l'attenzione sicuramente c'è il Duomo. 




In ordine: facciata, rosone, protiro e navata centrale del Duomo

Una delle cattedrali più vaste della Lombardia, in stile romanico venne iniziata nel 1160. L'interno è a tre navate, sulle pareti delle cappelle laterali trovano spazio importanti affreschi. Direttamente dal suo interno si può accedere al Museo Diocesano d'Arte Sacra. La cripta ospita le reliquie di San Bassiano patrono della città.
La Piazza di forma quadrata, ha mantenuto intatto il suo aspetto nel corso dei secoli. Tutti gli edifici che vi si affacciano hanno alla loro base dei portici che attualmente ospitano negozi e caffè. I palazzi di epoche, forme e colori diversi, la rendono suggestiva e scenografica, tant'è che il Touring club Italiano l'ha inserita nelle piazze più belle d'Italia.
Centro nevralgico di Lodi, è stata nel Medioevo, sede di esecuzioni capitali, feste e fiere e più di recente ha ospitato diverse  personalità tra cui Mussolini, Giovanni Paolo II e Carlo Azeglio Ciampi.



Scorci della case che si affacciano sulla piazza

Se volete darle un'occhiata da questo link potete vederla a 360°.
Se vi piacciono le bancarelle, una breve passeggiata vi condurrà in Piazza Mercato alle spalle del Duomo, dove il martedì, giovedì, sabato e domenica si tiene appunto il mercato cittadino. Per raggiungerlo passerete per la piccola Piazza Broletto delimitata dal Duomo e dal Palazzo del Comune con una fontana di marmo di Carrara che altro non era che il fonte battesimale della cattedrale!
Anche questa virtualmente visitabile qui
 

La piccola Piazza Broletto

Guardando il duomo, alla sua sinistra c'è una piccola via, via Incoronata, vi consiglio vivamente di imboccarla.
Via Incoronata

Beh? - Direte voi - carina ma nulla di particolare...
Non fatevi ingannare dalle apparenze! Le cose belle amano nascondersi, e Il Tempio Civico dell'Incoronata lo fa molto bene.
Si tratta di un luogo che in periodo medievale era un postribolo (o meglio una casa di appuntamenti).
Sul muro esterno vi era un affresco trecentesco che raffigurava Maria incoronata e Gesù bambino. Il 7 Ottobre del 1487, due uomini armati iniziarono a duellare in strada e l'immagine sacra iniziò a lacrimare.
Tutti gridarono al miracolo e la cittadinanza e le autorità ecclesiastiche vollero erigere una chiesa a memoria del fatto.
Il progetto del Giovanni Battagio, è a pianta ottagonale, grande esempio del Rinascimento lombardo e custodisce al suo interno importanti tele e decorazioni di pittori come il Bergognone, Giovanni e Matteo Della Chiesa, del Legnanino e dei Piazza (dinastia di pittori lodigiani del Cinquecento). Impreziosito da colonne, archi e nicchie, e da una luminosa cupola; ospita sul suo altare l'affresco del miracolo citato prima.





In ordine: l'altare, l'affresco miracoloso, la cupola,
l'organo e dettaglio delle finestre ad arco

Se volete avere maggiori informazioni su questo gioiello artistico potete visitare il sito http://www.incoronata.eu dove è anche possibile fare una visita virtuale.

Per oggi direi che può bastare, nel prossimo post vi farò conoscere altri luoghi e monumenti della bella Lodi!