domenica 27 ottobre 2013

Per fortuna c'è il ciclamino!

Nonostante le tiepide giornate di sole, le piante e i fiori del mio giardino non si fanno prendere in giro: sanno benissimo che è solo questione di tempo... oggi 20° domani 10°! Quindi (con mio grande dispiacere) si preparano al riposo invernale spogliandosi dal loro fogliame e lasciandomi solo il ricordo delle loro belle fioriture!
Insomma: l'autunno è arrivato.
Ma fortunatamente, Madre Natura ha pensato a tutto.
Il ciclamino infatti sembra ci sia stato donato proprio per rallegrare le grigie giornate autunnali!



Si tratta di una bulbosa erbacea appartenente alla famiglia delle Primulaceae.
Il nome pare derivi dal greco "kyklos" ovvero "cerchio" forse riferito al fatto che le radici tuberose hanno forma rotonda.
Tutte le specie di ciclamino presenti in natura, sono localizzate nell'area del bacino del Mediterraneo, comprendendo quindi l'Europa meridionale, l'Asia Occidentale e alcune regioni del Nord Africa.
I fiori, all'apice dei lunghi steli, hanno la caratteristica di essere rivolti verso il basso. Possono essere di vari colori: bianchi, rosa, rossi, viola ecc.



Al termine della fioritura produce delle piccole capsule tonde all'interno delle quali si trovano i numerosi semi.
Oltre ad avere dei bei fiori, ha delle foglie molto decorative di forma ovale e con margini dentellati.



Per quanto riguarda la loro coltivazione, bisogna fare delle piccole, ma importanti precisazioni.
Spesso viene detto che il ciclamino è una pianta amante del freddo e quindi può essere tenuta all'aperto: in parte è vero, soprattutto per quanto riguarda le specie selvatiche, più robuste e resistenti; ma la stessa cosa non vale per  quelle in commercio, che sono in genere di maggiori dimensioni e con una fioritura più abbondante, ma molto meno rustiche!
Insomma, all'avvicinarsi degli 0° è bene ripararli in casa in zona luminosa.



Per quanto riguarda le annaffiature, meglio mettere l'acqua direttamente nel sottovaso, aspettare un'oretta, e togliere quella in eccesso: odia i ristagni idrici, e odia pure l'umidità!
Ogni quanto bagnare? Solitamente consigliano circa una volta a settimana, ma come tutte le regole del giardinaggio va presa con le pinze.
Meglio infilare un dito nella terra per sentire se il terreno è umido, considerare i clima (ovviamente se fa caldo e vi sono giornate di sole inciderà sulla "sete" del vostro ciclamino), soppesare il vaso può essere utile: più è leggero più avrà bisogno di essere bagnato.
Anche osservare il portamento delle foglie è di aiuto: se sono rivolte verso il basso significa che è ora di bagnare!
La pulizia è un fattore molto importante: togliere il fiori appassiti evita che vadano a seme e stimola la pianta a produrre nuovi fiori.
Ma niente forbici! Si strappa il fiore (gambo incluso).
Anche le foglie vanno rimosse, per evitare che marciscano andando ad intaccare la vegetazione "sana".
Con questi accorgimenti dovreste ottenere una fioritura prolungata ed una pianta in salute.






Un ultima cosa. Gli ibridi moderni hanno un ciclo di vita molto breve, quindi può darsi che l'anno dopo abbiate ancora il vostro ciclamino, ma che produca solo foglie o pochissimi fiori.
Un altro discorso è per quelli selvatici che hanno un ciclo di vita di vari anni...

Quache altra curiosità su questo fiore, la potete leggere nel post "mitici fiori 2".

martedì 15 ottobre 2013

Festival della Fotografia Etica

Per gli appassionati di fotografia e non, segnalo un appuntamento da non perdere: Il Festival della Fotografia Etica.


Nato da un'idea del Gruppo Fotografico Progetto Immagine, nel corso degli anni si è andato via via affermando in ambito nazionale, giungendo alla sua quarta edizione.
Nelle precedenti edizioni, sono stati proposti lavori interessanti di autori più o meno noti, ma con un unico "fil rouge": la fotografia come occhio puntato su persone e luoghi, capace di raccontare, attraverso le bellissime immagini, storie complesse e variegate.
Lo scopo del Festival è quello di approfondire, attraverso mostre fotografiche e discussioni, la relazione tra fotografia, comunicazione ed etica.
L'evento si svolgerà a Lodi da giovedì 17 a domenica 20 Ottobre in ben quindici diverse location.
Per quanto riguarda la parte espositiva, sarà divisa in 5 diverse sezioni:
- Spazio approfondimento
- Spazio tematico
- World report Award 2013
- Lo sguardo italiano sul mondo
- Spazio ONG


Lo Spazio approfondimento ospiterà 2 mostre in anteprima mondiale:
Fever - The awakening of Europian Fascism di Paolo Marchetti che raccoglie scatti «sul sentimento primordiale che sta caratterizzando sempre più i nostri tempi: la rabbia» e The violation of Eden di Brent Stirton, fotografo del National Geographic, che illustra un grande affresco fotogiornalistico ed ambientale sull'Africa, la sua natura ed i suoi problemi.





Sempre in questa sezione trova spazio Amazonas del danese Mads Nissen che racconta con uno sguardo diverso e potente un'altra zona del mondo le sue problematiche ed i suoi mutamenti. 



Lo Spazio tematico sarà invece incentrato sulle malattie mentali con gli scatti di Robin Hammond e Carlo Gianferro.



Il World report Award 2013 sarà dedicato ai 2 vincitori scelti tra i 400 fotografi di fama internazionale partecipanti: Fabio Bucciarelli per il reportage Battle to Death e Liz Hingley per il reportage The Jones family.





Lo sguardo italiano sul mondo rappresentato da Pierpaolo Mittica, Gianluca Panella, Mauro Prandelli.
Lo Spazio ONG, ospita diverse mostre legate al rapporto tra le ONG e i fotoreporter.
Ecco le ONG presenti e i nomi dei fotoreporter: CESV e Giovanni Diffidenti, COOPI e Alessandro Gandolfi, Fondazione Rava e Albertina d’Urso, Alì 2000 Onlus e Elena Givone.
Per quanto riguarda gli incontri:
Giovedì 17 ore 21.00 serata dedicata a "Echo" una nuova agenzia fotografica, ai suoi temi e modalità di lavoro, ai suoi fotografi e alle sue proposte in un difficile e dinamico mercato, con Aldo Soligno, Gianmarco Meraviglia , Giorgio Palmera, Ugo Lucio Borga e Ann-Christine Woehrl.
Venerdì 18 ore 21.00 serata con Grazia Neri, fondatrice dell’omonima agenzia, in un dialogo con Alessia Glaviano.
Piccola parentesi: se volete approfondire Cinzia nel suo blog, le ha dedicato un post
Sabato 19 ore 21.00: National Geographic: 125 anni di fotografia, con Marco Cattaneo, direttore del National Geographic, Marco Pinna photo editor e Brent Stirton fotografo.
Altra piccola parantesi: per chi fosse interessato a Roma è in corso una mostra legata ai 125 anni del National Geographic, ne ha parlato qualche giorno fa Ilaria nel suo blog... se volete approfondire clicatte qui.
Sabato 26 dalle 16:30 – 18:30 L’importanza di essere presenti sul web con le proprie immagini. La soluzione offerta da fotoportal.it – dibattito con Sandro Iovine, Elena Givone, Alberto Bregani, Sergio Creazzo, Salvatore Picciuto.

Per chi fosse interessato ecco il link del Festival con il programma più in dettaglio, gli orari e gli indirizzi:

sabato 5 ottobre 2013

"Orchidea" da giardino...

Un anno fa le avevo già dedicato un post (molto grossolano); ma come potevo non metterla di nuovo? In un periodo dell'anno dove lentamente le fioriture iniziano a scarseggiare, ecco che la tricyrtis hirta comincia a mettere in bella mostra i suoi esotici fiori. 



Conosciuta anche come "orchidea da giardino", in realtà con quest'ultima non ha alcuna parentela, appartiene invece alla famiglia delle liliacee.
Originaria dell'Asia, in una vasta zona compresa tra la regione himalayana ed il Giappone, fu introdotta in Europa nella seconda metà del XIX secolo.
I suoi fiori bianchi di circa 3 cm sono imbutiformi e si aprono con una forma a stella. I tepali, praticamente bianchi, sono letteralmente ricoperti da una moltitudine di macchie color porpora.




Oltre ad essere bella, la sua fioritura, in condizioni favorevoli, può durare fino a 4 settimane.
Anche il fogliame comunque non è da sottovalutare: oltre ad avere un bel colore, le foglie sono molto ordinate, disposte in maniera alterna sui lunghi steli.


Parliamo ora delle sue esigenze colturali.
Ama i terreni ricchi ma drenati. Molto rustica, tollera, in inverno, temperature che vanno ben al di sotto dello zero. Come esposizione predilige la mezz'ombra, ma anche in luogo molto ombroso fiorisce comunque.



La mia, mi è stata regalata 4 anni fa, e puntuale, si ripresenta ogni estate sbucando dal terreno, per poi fiorire agli inizi di ottobre, regalandomi un pò di esoticità in questo grigio inizio autunno!