domenica 26 gennaio 2014

Selaginella lepidophylla la falsa (vera) Rosa di Gerico

A chi verrebbe in mente di comprare una pianta appallottolata, rinsecchita e in definitiva morta?
A nessuno; ovviamente è la risposta!
Ma se la pianta in questione è la Selaeginella lepidophylla, allora è un altro discorso!


Molti di voi già la conosceranno (anche se non con questo nome), e sapranno che in realtà non si tratta di una pianta morta, ma casomai di una "non morta".
Noooo, non è una pianta zombie! Semplicemente si è adattata per sopravvivere nei luoghi di origine, dove l'acqua è scarsa per lunghi periodi nel corso dell'anno.



Si presenta come una palla con le foglie secche, e basta riporla in un contenitore con poca acqua per vederla in breve tempo aprirsi e rinverdire.
In una delle mie scorribande in un garden, durante il periodo natalizio, l'ho vista e mi sono detto: perchè non provarci? o meglio riprovarci, perchè già un paio di anni fa avevo fatto un tentativo: un fallimento completo!
Non so se la pianta era già defunta, oppure se ho sbagliato qualcosa... sta di fatto che dopo averla lasciata per giorni nell'acqua, non successe nulla e alla fine ho constatato che era pure ammuffita!
Ma tavolta è andato tutto bene!
E ora qualche info su questa curiosa piantina.
Vive in America centrale, e precisamente dal deserto di Chihuahua, dove nel corso della sua particolare evoluzione ha preso una strada un poco diversa rispetto alle altre piante.
Infatti la maggior parte di esse fa di tutto per trattenere la poca acqua disponibile durante il giorno e cerca di assorbirne il più possibile di notte attraverso l'umidità. Inoltre, hanno modificato la forma delle loro foglie per evitare inutili dispersioni tramite l'evaporazione: ad esempio i cactus.
Al contrario la nostra Selaginella, lascia che le proprie foglie secchino sotto i raggi cocenti del sole resistendo in una sorta di vita "congelata" (si fa per dire!) fino a quando l'umidità del terreno e dell'aria tornano a livelli accettabili. Può passare parecchio tempo in questo stato, ma riesce comunque a reidratarsi e recuperare le normali capacità di fotosintesi e di crescita. Non a caso le è stato attribuito il nome di "pianta della resurrezione".





 

A differenza della vera rosa di Gerico (Anastatica hierochuntica) per la quale spesso viene spacciata, che al contrario di quanto si crede non è una pianta con la capacità di "risorgere", ma muore una volta secca e si riapre se bagnata solo per disperdere i semi, la Selaginella, può entrare ed uscire da questa morte apparente decine di volte prima di esaurire questa capacità e di morire (e questa volta veramente)!

lunedì 20 gennaio 2014

Piante e fiori bizzarri - 2

Visto che il primo post "Piante e fiori bizzarri" vi è piaciuto (tanto quanto a me cercare e scoprire queste stranezze), eccovi il suo seguito...
Come la scorsa volta, vorrei cominciare con delle foglie; non più a forma di chiocciola, ma di farfalla!
Solitamente a copiare le piante sono gli insetti che per camuffarsi dai predatori cercano di somigliare a rami e foglie, ma in questo caso i ruoli si invertono! Sinceramente non sono riuscito a scoprirne il perchè, ma una ragione ci sarà di sicuro!
Ecco la pianta in questione con le sue bellissime foglie che sembrano farfalle o deltaplani in volo: la Christia vespertilionis.


Aseroe rubra è invece un fungo Australiano che ricorda molto un anemone.
Oltre che per la forma bizzarra è noto per il disgustoso e nauseante odore di carne putrefatta che emana!


La Musella lasiocarpa sembra una via di mezzo tra un enorme carciofo giallo, un banano ed un fior di loto... ma non si tratta di nessuna di queste piante; o meglio: col banano condivide la famiglia, quella delle Musacee alla quale appartiene, del loto ha la forma del fiore, infatti viene anche chiamata Golden Lotus Banana.



Altra pianta che produce fiori particolari è la Holmskiooldia sanguinea una vigorosa rampicante originaria delle pianure himalayane conosciuta anche come "cappello cinese" o "i ciucci di bimbo".


Barocchissimi invece i fiori della Ferraria, appartenente alla famiglia delle Iridacee. Originaria dell'Africa centro meridionale, comprende una quindicina di specie che prediligono climi asciutti, fiorendo solo per pochi giorni, solitamente dopo abbondanti piogge. Unico neo sta nella profumazione: infatti il loro impollinatore è una mosca e di conseguenza per attirarla emana uno sgradevole odore!



Il gotico sembra invece aver ispirato l'artista Madre Natura, per la creazione di questo bello ed al tempo stesso inquietante fiore.
Si tratta della Tacca chantrieri originaria del sud-Est asiatico, che sfoggia fiori che raggiungono la ragguardevole dimensione di 20 cm di diametro dal colore viola-nero caratterizzati da filamenti lunghi fino a 50 cm.
A causa appunto del suo colore, della sua forma e delle sue dimensioni, viene soprannominata "pianta pipistrello" o "fiori del diavolo".
Comunque sia io la trovo bellissima, eccola:




Anche stavolta termino con dei fiori che sembrano dipinti: quelli della Moraea.
Come la Ferraria è originaria del continente africano ed appartiene alla famiglia delle Iridacee e comprende circa 200 specie. Viene anche chiamato "fior di pavone"... lascio a voi dedurne il perchè. ;-)







Alla prossima!

sabato 11 gennaio 2014

Piante e fiori bizzarri - 1

Che la natura fosse la più grande artista di tutti i tempi, già lo si sapeva: persino alcune delle menti più eccelse (ad esempio Leonardo da Vinci) hanno tratto, nel corso dei secoli, ispirazione da questa grande maestra.
E continuiamo a farlo tuttora!
Con questo post vorrei darle spazio per ammirare le sue creazioni più bizzarre o quantomeno originali in ambito vegetale.
Certo si tratta di un'impresa a dir poco "titanica"... ma un post alla volta selezionerò piante e fiori che a mio parere meritano di entrare in questo personale "best of".
Da cosa cominciare?
Parto da una forma: quella di una chiocciola. Strana partenza vero?
La Begonia rex Escargot infatti ha le foglie a forma di chiocciola; Escargot in francese vuol dire lumaca.
Eccola:



Appartiene alla famiglia delle Begoniacee, che comprende più di mille specie, tutte originarie delle zone tropicali e subtropicali ed è una pianta erbacea perenne.
Altra pianta dalla forma curiosa è questa Anthocercis Ilicifolia che sembra avere delle piccole stelle marine gialle al posto dei fiori!


Ricorda un volatile invece l'Orchidea Airone (Habenaria radiata).
Si tratta di una particolare varietà di orchidea (direi una delle tante, visto che spesso tra i fiori più strani le orchidee la fanno da padrona!) originaria dell'Asia, nasce da un tubero che in estate produce degli steli con i bellissimi fiori bianchi dalla forma inusuale.


Cornus florida urbiniana è invece una pianta che vive in Messico ed ha questi bellissimi fiori bianchi:


Dall'Australia invece arriva questo arbusto-albero sempreverde (Banksia coccinea) che in natura raggiunge gli 8 m di altezza e che produce delle infiorescenze cilindriche con numerosi fiori alternati dalla corolla grigio chiara e dallo stilo color rosso scarlatto:



L'Aristolochia baetica presenta invece un fiore globoso e rigonfio alla base che poi si restringe per formare quasi un tubo che termina poi a forma di lingua.


Particolare anche il fiore dell'Abutilon megapotamicum, una pianta ornamentale diffusa nelle zone subtropicali dalla quale proviene.


Concludo stavolta, non parlando di forme, ma di colori.
Infatti la Geissorhiza radians, cha appartiene alla famiglia delle Iridacee, non si fa certo notare per la forma inusuale, ma di sicuro farà innamorare molti voi (se già non la conoscete) per la fantastica colorazione dei sui fiori che nulla hanno da invidiare alle opere di grandi artisti esposte nei musei:




Direi che come inizio non c'è male.
Alla prossima "esposizione" di Madre Natura!!!

Foto tratte dal web

giovedì 9 gennaio 2014

Passeggiata invernale

Dopo aver passato gli ultimi 10 giorni di feste, praticamente a tavola o sul divano (visto il periodo di pioggia continua), ho approfittato dell'ultimo giorno di ferie, il 6 Gennaio, per fare una lunga e disintossicante camminata.
Complice una discreta giornata di sole, cane al guinzaglio, mi sono incamminato, nei dintorni di casa, su una delle tante piste ciclabili-pedonali della zona.
La più comoda e che mi passa praticamente sotto casa, è la strada Vecchia Cremonese, che affianca il percorso per svariati chilometri del Canale Muzza.



Il Canale Muzza è praticamente una diramazione (artificiale) del fiume Adda, che nasce a Cassano d'adda in provincia di Milano e termina sempre nell'Adda a Castiglione d'Adda in provincia di Lodi, per un totale di 60,6 km.
Tornando alla mia passeggiata...
Pur non essendo un periodo in cui la natura è nel suo massimo splendore, ho fatto diversi incontri sia animali che vegetali.
Per prime, ai margini del fiume vari gruppetti di simpatiche oche,



che hanno subito richiamato l'attenzione del mostrino!


E curiose forme sui rami hanno attirato la mia...


Poco distante una piccola foresta di Bambusae, più conosciute come Bamboo.



Pur non essendo una specie autoctona, ha creato numerose colonie, e ben si è adattata alla zona grazie al clima umido.
Visto l'enorme quantità di questa pianta, ho provato a prelevarne dei piccoli rami che sto cercando di far radicare, per metterli in un vaso.
Anche queste numerose bacche di non so quale pianta abbondano...


Un poco più avanti, prima di entrare in un piccolo centro abitato, ho notato che anche parecchi Arum (qui il post nel quale ne parlo) hanno creato, lungo i margini, numerosi gruppi dal bellissimo fogliame.


In prossimità di tronchi e radici, funghi, muschi ed edere colorano il sottobosco.


Lungo il percorso diverse cascine abbandonate, ospitano altre forme di vita.


Quasi dimenticavo che siamo ancora in inverno! Ma a ricordarmelo è questo bellissimo tramonto, che conclude in bellezza la mia passeggiata invernale e mi dice che è ora di tornare a casa!