Domenica 23 Febbraio, finalmente il tanto desiderato sole, ha deciso di onorarci con la sua presenza.
Inutile dire che ho approfittato di questa cosa, armandomi di cesoie e quant'altro per dare un aspetto almeno dignitoso ai 25mq, che ormai sembrano più una palude che un giardino!
Ma ho comunque voluto ritagliarmi un pò di tempo per tornare a fare una bella passeggiata!
Come la scorsa, non mi sono allontanato molto da casa, infatti a pochi minuti, si trova la lanca di Soltarico.
Inutile dire che ho approfittato di questa cosa, armandomi di cesoie e quant'altro per dare un aspetto almeno dignitoso ai 25mq, che ormai sembrano più una palude che un giardino!
Ma ho comunque voluto ritagliarmi un pò di tempo per tornare a fare una bella passeggiata!
Come la scorsa, non mi sono allontanato molto da casa, infatti a pochi minuti, si trova la lanca di Soltarico.
Innanzi tutto cos'è una lanca?
In genere si forma dopo uno straripamento, quando un fiume cambia il suo pecorso, lasciando un tratto isolato più o meno lungo del vecchio alveo.
E così successe nel 1976: quando l'Adda straripò modificando il proprio percorso, creando così la lanca di Soltarico, la più lunga d'Italia con i suoi 7 chilometri.
Situata all'interno del Parco Adda Sud si estende nei territori comunali di Lodi e Cavenago d'Adda, ed è una vera e propria oasi della biodiversità.
Certo, la stagione non è delle migliori per ammirarla nel pieno della sua bellezza, le piante e i fiori sono ancora a riposo e stessa cosa per quanto riguarda le specie animali, ma il luogo merita comunque una visita.
La quiete regna sovrana, solo il verso di qualche airone in lontananza, ed ogni tanto lo sguazzare nell'acqua di altri volatili rompono il silenzio.
Ma il mostriciattolo fa un gran baccano, e li fa scappare prima che io riesca a fotografarli!
Anche le acque sono immobili: uno specchio in cui tutto si riflette.
A poca distanza suggestivi angoli con acque molto basse, sembrano una palude.
La presenza di animali è tradita da tane e nidi in gran quantità.
La flora, anche se come ho giò detto non è ancora in piena attività, sfoggia residui della scorsa stagione:
soffici ciuffi bianchi svolazzano spinti da una leggera brezza,
rossissime bacche rompono la monocromia del paesaggio.
Solo alcune piante sono già in fiore, non di certo vistosi, ma sempre di fiori trattasi!
E l'onnipresente edera si avvolge agli alberi.
Purtroppo è già pomeriggio inoltrato; il sole sta scendendo, ed è ora di fare ritorno a casa.
Ma con una promessa: ci tornerò di nuovo, per mostrarvela in altre stagioni, sperando (mostrino permettendo) di riuscire a fotografare anche qualche animale!