domenica 27 aprile 2014

Iris e altre sorprese!

Giornata fiacca oggi nei 25mq.
Il tempo incerto ad inizio giornata e le piogge pomeridiane poi, hanno fatto sì che i lavori si siano concentrati all'interno di casa (ne aveva decisamente bisogno!).
Ma fortunatamente ieri tra mille impegni, ho trovato un poco di tempo da dedicare al mio piccolo quadrato di verde.
La tavolozza del pittore (così Grazia del blog Senza dedica l'aveva definita in un commento), si è ulteriormente arricchita di nuovi colori e forme:

 




a fare compagnia alle fresie, sono nientemeno che comparsi i miei amatissimi iris (ne ho parlato QUI e QUI), 


alcuni di essi "facce" già note...




ma ho avuto anche piacevoli sorprese, come questi 2, che non so bene da dove arrivino. Inizio a preoccuparmi della mia memoria...



Mentre una ritardataria anemone, fa (forse) l'ultimo fiore della stagione e pare esserne consapevole (non sembra pure a voi triste e malinconica?).


Ho anche constatato che l'Oxalis articulata, che recentemente vi ho mostrato, è letteralmente esplosa!!!


Credo che sia la prima volta che la vedo così stracarica di fiori, di solito si limitava a farne più o meno la metà di quanti sono ora.
Altra pianta che vi ho già presentato (QUI il post di come me la sono procurata) è quella della Glebionis coronaria che, come l'Oxalis, quest'anno ha raggiunto dimensioni notevoli ed è piena zeppa di fiori. E pensare che ne ho estirpate pure un sacco (anche se con dispiacere) altrimenti avrebbero invaso tutto!



Ma le sorprese oggi non fniscono qui...
In piena estate lo scorso anno mi sono preso 2 piantine di Bocca di leone.
Pensavo che durante l'inverno avrebbero fatto una brutta fine...
e invece no: sopravvissutissime!
Ed ora iniziano pure a fiorire:



Penultima sorpresa: ad ottobre scorso durante una passeggiata con il "piccolo mostro" mi sono imbattuto, ai piedi di un enorme Ginkgo biloba, nei suoi puzzolentissimi frutti!
Col sacchetto raccogli pupù del piccolo mostro (non potevo usare oggetto più indicato) ne ho raccolti 4 o 5.
Arrivato a casa li ho spolpati (un lavoro da conati di vomito!) e ho messo i semi in un piccolo vaso. la speranza era quella di vederli germogliare...
Ebbene uno di questi è sbucato da poco. Eccolo, il mio piccolo orgoglio:


La foto è parecchio sfocata, ma non sono riuscito a far meglio!
Ed ora l'ultima novità!
Pronti?
Fino a pochi giorni fa era così:


Ed eccolo adesso:


Ora anche il mio mostriciattolo ha un look più primaverile!

giovedì 24 aprile 2014

Lodi, Tempio Civico dell'Incoronata

Ultimamente mi ritrovo spesso a sbirciare in you tube, oltre che per vedere e ascoltare video musicali, anche per curiosare su luoghi lontani e vicini.
Oggi ho scovato un video di un luogo di Lodi di cui ho gia parlato in un post (QUI) che rende bene l'idea della ricchezza artistica di questo edificio.
Si tratta del bellissimo Tempio Civico dell'Incoronata.



Se per caso qualcuno di voi dovesse passare da queste parti, una visita non dovrebbe farsela mancare!

domenica 20 aprile 2014

Esotiche Fresie!

Mentre scrivo questo post, sto constatando che le ultime 2 new entry in giardino hanno origini Sud Africane...
La scorsa volta vi ho presentato la Gazania, stavolta le presentazioni quasi non servono: chi non conosce le splendide Fresie?


Questa fioritura è il frutto di un azzardo da parte mia, un tentativo magicamente riuscito grazie al mite inverno che non ha compromesso lo sviluppo della parte aerea!
Infatti le Fresie, nonostante la facilità di coltivazione, soffrono terribilmente il gelo e i venti freddi, pertanto possono essere coltivate in piena terra in zone a clima temperato, mentre da me, in mezzo alla pianura padana, forse è meglio metterle in vaso.
Io sinceramente nemmeno ci ho pensato... in autunno ho visto i bulbi e mi sono subito messo ad interrarli.
Ma la fortuna stavolta è stata dalla mia parte e adesso posso godere di queste esotiche bellezze e del loro delicato profumo!




Come ho anticipato si tratta di una bulbosa, appartenente alla famiglia delle iridacee, che predilige i terreni sciolti e le posizioni soleggiate.
Il periodo indicato per interrare i bulbi (o meglio i cormi) è l'autunno che darà il tempo alle Fresie di attecchire e produrre poi, ad inizio primavera, una fioritura prolungata ed abbondante tra fine marzo ed aprile.
Vanno regolarmente annaffiate, aspettando prima che il terreno si asciughi tra una volta e l'altra.
Nel momento in cui entreranno in riposo vegetativo vanno sospese le annaffiature, e quando la parte aerea sarà appassita ed ingiallita, si possono dissotterrare fino al prossimo autunno.
Quelle che si trovano in commercio, sono quasi tutte degli ibridi della Fresia refracta, e presentano colorazioni giallo, rosso, bianco, vola, arancione, rosa e altre con sfumature.




Oltre che come pianta ornamentale, sono molto utilizzate come fiore reciso e nell'industria cosmetica per la preparazione di profumi e saponi.
Ma le mie di sicuro non finiranno né in un bouquet né in una boccetta di profumo!!!


mercoledì 16 aprile 2014

Aggiornamento dei miei 25mq

Eccomi con un altro aggiornamento di quanto succede nei miei 25mq.
Inutile dire che ogni giorno c'è una piccola sorpresa, e stare dietro a tutto mi è quasi impossibile. Per adesso posso solo parlare di ciò che sono riuscito a "immortalare" con la macchina fotografica.
Ricordate i boccioli di Graptopetalum che vi ho mostrato QUI qualche settimana fa? Bene, sono sbocciati.




Certo; non si tratta di grandi fiori colorati e vistosi, ma devo dire che nel loro piccolo mi piacciono e li trovo curiosi.
Sempre per stare nell'ambito dei "micro-fiori", per la prima volta mi sono accorto della fioritura del mio piccolo Acero: 


solitamente trovavo appesi ai rami i curiosi semi, ma non sono mai riuscito a vederne i fiori! Ma stavolta (devo dire casualmente) mi è caduto l'occhio su questi grappoli.


Ci credo che non li ho mai notati! Innanzi tutto sono veramente minuscoli, e poi si mimetizzano meglio di un camaleonte!
Passando a fiori un poco più grandi (ma non di molto) ecco l'Oxalis articulata nota anche come acetosella rizomatosa, che anno dopo anno si allarga a formare un cuscino alla base di alcuni arbusti.




Oltre che per la presenza di innumerevoli fiori rosa, anche il fogliame a gruppi di tre e a forma di cuore, è particolare.


Concludo con fiori decisamente più grandi e vistosi: quelli della Gazania.


Regalatami recentemente, si è fatta subito apprezzare per i vistosi fiori che al calare della sera si richiudono per poi riaprirsi con lo spuntare del sole.
Originaria dell'Africa meridionale, ama le posizioni soleggiate e tollera molto bene la mancanza di acqua.




Inutile dire che è una pianta per esterni, da proteggere solo durante l'inverno, che odia i ristagni idrici.
Sinceramente non la conoscevo, ma le è bastato veramente poco per entrare nelle mie grazie sia per la sua bellezza che per la facilità di coltivazione.

mercoledì 9 aprile 2014

Campanelle!

Ho modificato titolo e contenuto di questo post, grazie al commento di Ele, che mi ha fatto giustamente notare che non si trattava di Mughetti ma bensì di Campanelle.
Chiedo scusa per l'errore, mi giustifico per il fatto che si somigliano tra di loro (e non solo visivamente, ma anche come caratteristiche).
Grazie ancora Ele!


Questa candida piantina, vegeta nei miei 25 mq da circa tre anni.
Regalatami da un amico con l'abitudine di fare lunghe passeggiate con il proprio cane lungo i margini dei fiumi (pare che arrivi da una di queste passeggiate), ogni anno rispunta puntualmente ad inizio primavera, con il suo dolce profumo e la simpatia di quelle piccole campanelline che verrebbe voglia di far suonare...
Nonostante l'abbia posizionata in luogo non idoneo (terreno argilloso e molto pesante) sembra si sia acclimatata, a tal punto da moltiplicarsi: oggi le piantine ammontano a 6 e questa è stata la prima a fiorire.



Quindi a me è andata bene, ma per evitarvi di fare gli stessi errori eccovi alcuni consigli ed informazioni.
La Leucojum aestivum, meglio nota come Campanella, è un'erbacea perenne, bulbosa che appartiene alla famiglia delle Liliacee.
E' una pianta spontanea ed è diffusa in Europa ed Asia occidentale.
Ha un'altezza di circa 20 cm, e preferisce posizioni soleggiate meglio se in terreni ben drenati.
Non necessita di particolari cure soprattutto se coltivata direttamente nel terreno; ma è bene innaffiarla con una certa frequenza durante il periodo vegetativo.




La moltiplicazione può avvenire nel periodo autunnale per divisione dei bulbi che nascono intorno a quello principale oppure utilizzare i semi che produce.
Se usate i semi, sappiate che non da subito, queste piante figlie, produrranno fiori: ma solo dal quinto/sesto anno.
Purtroppo questo simpatico ed innocente fiorellino, è una specie di dottor Jekyll e Mr Hyde del regno vegetale: infatti si tratta di una pianta velenosa in ogni sua parte: può causare vomito, brividi, capogiri e grave avvelenamento.

domenica 6 aprile 2014

Lodigiano per Expo

Sbirciando in internet, mi sono imbattuto in questo video/manifesto turistico
creato per promuovere Lodi ed il suo territorio in vista dell'Expo
(Produzione Provincia di Lodi/Ideas 2014).
Lo trovo particolarmente carino e quindi ho deciso di condividerlo sul blog.
Tra l'altro potrete rivedere alcuni scorci di Lodi che già vi ho mostrato nei vari post che le ho dedicato (QUI la pagina che li raggruppa) oltre che scoprire nuovi gioielli della provincia.
Buona visione!!

martedì 1 aprile 2014

Alla ricerca della cicogna perduta

Ed eccoci alla prima passeggiata di primavera!
Anche stavolta, non mi sono allontanato da casa; pochi minuti d'auto e sono a Castiglione d'Adda.
Perchè proprio qui?
Semplice: è da tempo (precisamente da almeno una decina di anni) che sento parlare di un'area protetta volta alla reintroduzione della cicogna bianca in queste zone gestita dal Parco Adda Sud e Olduvai Onlus.
Dopo aver creato le strutture per ospitare i nidi, ed aver utilizzato la presenza di animali di questa specie in cattività come richiamo per gli esemplari liberi in natura a nidificare, il numero di cicogne nel corso degli anni è andato via via crescendo.
Dovevo rimediare subito a questa cosa e complice la bella giornata ho deciso di andarci col mostrino a seguito.
Unico neo: ho evitato di documentarmi sull'ubicazione del posto.
Non so perchè, ma ho dato per scontato che in un modo o nell'altro ci sarei arrivato (e così alla fine è stato!).
Parcheggio l'auto a ridosso di un sentiero sterrato con un cartello del Parco e mi incammino.
Già dall'inizio del sentiero, osservo la flora spontanea:
il Ranuncolo giallo selvatico, che colora col suo giallo acceso le rive dei piccoli corsi d'acqua insieme ad altre piantine di cui ignoro il nome.




Difficilissima da fotografare (per me e la mia attrezzatura) la piccolissima ed azzurrissima Veronica persica, conosciuta ai più come occhi della Madonna.


 Non riesco a fare altre foto, il mostrino scalpita, e sono frequenti gli incontri con altri amici a 4 zampe ed i loro padroni...
Dopo svariati chilometri nella campagna, si torna a lambire il centro abitato dove chiedo ad un anziano signore intento a lavorare nel suo orto, dove siano queste cicogne.
Molto gentilmente mi indica la strada.
Passo alle spalle dell'imponente castello della borgata,


alla cui ombra passeggiano queste simpatiche anatre.



Altri chilometri.
Ad un certo punto arrivo su di una strada asfaltata dove le auto sfrecciano pericolosamente; ma il vecchio signore mi aveva detto che avrei dovuto percorrere un pezzo di quest'ultima...
Ormai manca poco, piglio in braccio il mostrino e percorro il più veloce possibile quest'ultimo tratto.
Ed eccomi finalmente: si vedono alcuni pali con grandi nidi sopra.


La mia posizione non è delle ideali: sono sempre sul ciglio della strada, ma dopo tutta quella camminata non voglio tornare indietro prima di aver visto almeno una cicogna!
Osservo il primo nido.


Qualcosa si scorge,ma pare che questo soggetto sia o timido o geloso della propria privacy!
Ma fortunatamente i nidi sono molti e basta spostarmi un poco più avanti per trovare la cicogna che speravo!
Una vera top-model!!!





Soddisfatto mi incammino per tornare alla macchina: alla fine sono più di 2 ore che cammino senza sosta e sono quasi le 5 del pomeriggio, quando alle mie spalle scorgo l'ingresso del Centro del Parco.
Insomma per farla breve, il Centro era facilmente raggiungibile con l'auto!!!
Peccato esserci arrivato solo ora, qui avrei potuto osservarle in tutta tranquillità e lontano dalla strada. Oltretutto avrei potuto visitare la Lanca della Rotta, un ambiente umido dove si sta tentando la reintroduzione in natura della tartaruga d'acqua Emys orbicularis.
Così imparo a non documentarmi prima!!!
Ma alla fine va bene così: ho fatto una piacevole passeggiata in compagnia del mostrino e finalmente sono riuscito a vedere le cicogne!
...E la prossima volta so già dove devo andare!

Per chi volesse approfondire sul Parco Adda Sud eccovi il link:
mentre per chi volesse avere informazioni sulle cicogne e il progetto della loro reintroduzione: