sabato 27 giugno 2015

Il tessitore del bosco: Giuliano Mauri - Architetture dell'immaginario

Oggi niente fiori o piante: vi porto a vedere una mostra.
Ricordate Giuliano Mauri?
Per chi non lo conoscesse ecco il link del post in cui ne ho parlato dopo aver visitato la Cattedrale vegetale di Oltre il Colle (BG).
Anche in un altro post avevo accennato a lui, parlando delle iniziative lanciate in occasione di EXPO da Lodi 2015 living Expo, che prevedeva tra l'altro la costruzione di una Cattedrale vegetale sulle rive del fiume Adda proprio qui a Lodi (QUI).
Piccola parentesi: la Cattedrale che inizialmente doveva essere pronta per l'inizio della manifestazione milanese, ha subito dei ritardi che sposteranno l'inaugurazione nei mesi a venire… vi farò sapere!
Comunque, torno a parlarvi della mostra che ne anticipa e ne riassume la costruzione.


Allestita all'interno dell'ex chiesa di San Cristoforo di Lodi (QUI ne parlo) fa parte di una serie di mostre di architetti, designer ed artisti patrocinate dalla Triennale di Milano (per chi fosse interessato lascio il link per vedere quali sono gli altri eventi) ed il comune di Lodi e curata e progettata da Studio Azzurro e Francesca Regorda.


Varcata la soglia ci si trova di fronte una situazione che ha del surreale ma poetica allo stesso tempo: enormi nidi, cesti e barche, volteggiano calandosi dall'alto soffitto, oppure sbucano dal pavimento da un letto di sabbia o sassi.







Formazioni bizzarre dal nome "Stomatoliti" occupano la cripta, e sembrano essere lì da tempo immemorabile.





Quest'opera chiamata "Ombre" ha un che di vegetale, e vedendone proiettata sul muro appunto l'ombra si capisce il perché del nome.



Il "tessitore del bosco" ha lasciato numerosi segni durante la sua carriera artistica e qui ne sono raggruppati parecchi esempi, fatti di intrecci, materiali come legno, paglia, terra e persino sterco.
La mostra mi è piaciuta molto e devo anche aggiungere che credo non sia stato facile allestirla, per il semplice fatto che Mauri non creava delle opere da "interni" o da "museo" ma faceva più che altro interventi paesaggistici, come "l'Albero dei 100 nidi" (1992), di cui ne rimangono alcuni presenti all'esposizione, ma che danno solo un'idea di quello che doveva essere  l'installazione: una gigantesca quercia immersa nel verde della campagna lodigiana con un centinaio di manufatti uno diverso dall'altro.



Oppure le sue cattedrali vegetali, come quella di Oltre il Colle


quella di Val Sella


o la futura di Lodi (qui in un rendering)


Ma anche quest'aspetto è stato risolto grazie a dei video che lo mostrano al lavoro,


e anche una serie di schizzi e disegni dei progetti delle sue opere e parecchie foto delle sue installazioni.


Concludo con questa bella immagine dell'artista.


Giuliano Mauri
Architetture dell'immaginario
Lodi, Chiesa di San Cristoforo
via Tito Fanfulla, 22
8 Maggio – 20 Settembre 2015
Mar – Ven 17.00/19.30
Sab – Dom 10.00/13.00 – 15.30/19.30

sabato 20 giugno 2015

La pianta dell'incenso

Usata spesso come pianta ricadente in vaso e molto spesso accompagnata a piante a fioritura colorata, la pianta dell'incenso (Plectranthus) puntualmente appare nel periodo estivo nei 25mq: o perché sopravvive all'inverno, o semplicemente perché la riacquisto appena la vedo.



I motivi sono molti per i quali è diventata una pianta "mai + senza".
Tanto per cominciare il profumo inconfondibile che emana, che ricorda appunto l'incenso dal quale prende il nome.
Ma solo il nome!
La vera pianta  dell'incenso è la Boswellia sacra, una pianta vera e propria che cresce in Oman, Yemen e Somalia dalla quale si raccoglie la resina con cui si ottiene un'ottima qualità della preziosa essenza.
Sempre riguardo al profumo, pare che sia particolarmente odiato dalle "simpatiche" zanzare, quindi questa come tutte le alte piante che hanno questa particolarità, è la benvenuta in questo giardino "padano" che durante la stagione estiva sarebbe impraticabile alla sera se non con un'armatura addosso!
Un altro motivo è che si tratta di una pianta molto resistente: sopporta bene brevi periodi di siccità, ama il sole che la fa crescere velocemente e si adatta a tutti i tipi di terreni.
L'unico accorgimento sta nell'innaffiarla con una certa regolarità e prestare attenzione ai ristagni idrici.
Altro neo è che non è resistente a temperature sotto i 10°, quindi o la si tratta da annuale, oppure si può pensare di ricoverarla all'interno di casa durante in mesi invernali.
Il suo portamento rimane eretto fino ad una certa lunghezza (intorno ai 30-40 cm) dopodiché assume un aspetto ricadente che la rende adatta ad essere appesa, nel mio caso alla struttura del gazebo, ma anche su un balcone farebbe la sua porca figura.



Altra particolarità è data dalle foglie bicolore che personalmente mi piacciono parecchio.



Produce pure dei fiori (che però devo ammettere di non aver mai visto), ma a quanto pare sono abbastanza insignificanti...

domenica 14 giugno 2015

Hemerocallis fulva: bella per un giorno

Tempo fa, durante un giro in bicicletta fatto più o meno in questo periodo dell'anno, mi sono imbattuto in una "colonia" di Hemerocallis fulva.
E qui scatta la confessione: ho dissotterrato un paio di rizomi di piante NON in fiore e li ho portati a casa con me per sistemarli in giardino.
Come potevo resistere?
Nel corso degli anni successivi, hanno prodotto sempre innumerevoli foglie basali, dalla larghezza compresa tra i 2 e i 3 cm e dalla lunghezza di circa 30 cm, ma null'altro!
Questo perché molto probabilmente si trattava di giovani piantine che hanno bisogno di alcuni anni prima di fiorire.
Ma finalmente nelle ultime settimane ho potuto mettere la parola fine alla lunga attesa, ed entrambe hanno prodotto un fusto tubolare privo di foglie dell'altezza di più di un metro che da svariati giorni porta diversi fiori coloratissimi.




Purtroppo la durata dei fiori è limitata alla durata di una giornata, ma fortunatamente ogni fusto ne porta un certo numero e quindi la fioritura prolungata viene garantita.
Il nome Hemerocallis deriva dal greco "heméra" (giorno) e "kallos" (bellezza), che tradotto letteralmente significa "bella per un giorno".


E' conosciuto anche con altri nomi: falso giglio di San Giuseppe (per il fatto che i fiori sono molto simili), giglio turco, e innumerevoli varianti regionali.
Questo perché è presente allo stato subspontaneo in parecchie regioni italiane oltre che in varie zone d'Europa anche se le sue origini native sono asiatiche.



La moltiplicazione avviene tramite la suddivisione dei cespi in autunno o ad inizio primavera.
Molto rustica, non ha grandi esigenze in fatto di terreno tanto che riesce a vivere pure nei tanto odiati suoli argillosi.
Le cure sono  ridotte al minimo, per non dire che sono inesistenti!

martedì 9 giugno 2015

The Fashion Gardener - Il contest!

Mi hanno segnalato un simpatico concorso, dove, semplicemente caricando una foto del vostro giardino, potete partecipare all'estrazione di un viaggio per due persone a Valencia e di 2 ingressi per visitare IBERFLORA: la 44° edizione di una delle più importanti fiere internazionali di floricoltura, giardinaggio e tecnologia.


A lanciare il contest dal nome "The Fashion Gardener", finalizzato alla condivisione dell’amore per le piante e la loro cura, è stata Valagro, un'azienda specializzata in fertilizzanti di origine naturale e produttore del concime ONE.
La partecipazione al concorso non richiede atti di acquisto: basta come già detto caricare una fotografia del vostro giardino o del vostro balcone, scegliendo lo stile che più lo rappresenta tra le seguenti 6 categorie: HIPSTER, ZEN, 60s, VINTAGE, 80s e MINIMAL, ed accompagnarla con una breve descrizione.


Una volta fatto ciò condividete ed invitate nuovi amici a partecipare (la cosa è facoltativa, ma più si è meglio è)!
Lascio per chi fosse interessato il link:
http://www.onegiardinaggio.com/fashion-gardener/
Io ho già caricato la mia… ora non mi resta che attendere l'estrazione del 27 Luglio!

lunedì 8 giugno 2015

Rose random - Belle Epoque

Ricordate la rosa Belle Epoque che vi avevo mostrato in questo post?
Mi ero ripromesso di postare una foto che rendesse giustizia alle bellissime sfumature che la caratterizzano.
Infatti la foto che avevo fatto qualche settimana fa, mostrava si un bel fiore, ma non ne valorizzava le giuste tonalità.
Ora se ne sono aperte diverse, ed il centro del fiore color salmone, che avvicinandosi ai margini diventa di un rosa sempre più intenso, finalmente è ben visibile!



Purtroppo hanno deciso di fiorire in questa settimana caldissima e la durata dei fiori ahimè è limitata…
Altre informazioni su questa rosa: ha le foglie di un bel verde lucido ed un'altezza compresa tra gli 80 ed i 100 cm.
Pare essere molto resistente e facile a rifiorire nella stagione autunnale.
Alla prossima rosa random!

sabato 6 giugno 2015

In val Genova, sotto la pioggia!

In attesa delle ferie estive, ho approfittato del ponte legato al 2 Giugno, per staccare dalla solita routine e regalarmi qualche giorno di relax e fare qualche camminata rigenerante.
La meta: il Trentino, e nello specifico Carisolo (TN), un piccolo paesino all'interno del Parco Naturale Adamello Brenta.
La giornata di Domenica era dedicata alla Val di Genova, nota anche come "valle delle cascate", una vasta area compresa all'interno del Parco che inizia proprio nel territorio di Carisolo e prosegue fino alla piana di Bedole.


Il luogo è fantastico: molto verde e pochi segni lasciati dall'uomo, se si escludono alcuni rifugi alpini e qualche struttura ricettiva a scopo turistico.
Il sentiero, lungo ben 17 km, è ben curato e nel primo lungo tratto pure asfaltato, mentre la camminata è alla portata di tutti, infatti si incontrano persone di tutte le età con tanto di passeggini e anche molti cani al seguito (anche il mostrino era presente!).
Le cose da vedere sono molte, dal bellissimo contesto, al movimentato e azzurro torrente Sarca, passando per le numerose specie animali e vegetali.
Ma le vere protagoniste sono le cascate.
Di queste sono riuscito a vederne almeno una, forse la più famosa di tutte quelle presenti in valle: la cascata di Nardis, tra le più alte in Trentino.



Inutile dire che mi sono soffermato ogni metro per fotografare le numerosissime specie vegetali che in questo periodo dell'anno abbondano!
Ne posto alcune che ho tentato di identificare con il prezioso aiuto di questo sito che elenca parecchi fiori presenti sulle nostre montagne.
Se qualcuno che ha conoscenze maggiori a riguardo e si rendesse conto di un errore è pregato di comunicarmelo.
Non ti scordar di me (Myosotis)



Melandrio rosso


Viola dei campi


Clematide alpina


Cardo crespo


Laserpitium halleri


Mentre di queste non sono riuscito a trovarne il nome:




Tutto sembrava idilliaco, ma in tarda mattinata ecco che inizia a piovere e la temperatura a scendere. Prima alcune gocce, che col tempo sono diventate secchiate!


La passeggiata è stata drasticamente ridotta rispetto al programma, ma per fortuna le alternative non sono mancate e si è optato per ripararsi dalle intemperie in un rifugio mangiando ottimi piatti locali! ;-)
Infreddolito ma a pancia piena, ho sperato che il giorno successivo il tempo fosse più clemente… ma di questo parlerò in un altro post!