Oggi avevo in programma una passeggiata per questo lunedì di Pasquetta, con 2 possibili mete, ma il tempo ha deciso che verrà rimandata ad un futuro e non definito weekend!
Anche in giardino non sono riuscito a combinare quasi nulla: solo un pò di pulizia e un paio di rinvasi, il tutto rigorosamente sotto la pioggia.
Comunque almeno ieri è andata diversamente.
Infatti ho passato una bellissima giornata in un altrettanto bel giardino nei pressi del Lago di Varese.
Ho la fortuna di venire qui di tanto in tanto e di poter godere di questo giardino molto rustico, che personalmente mi piace parecchio.
E non solo a me, basta vedere l'espressione felice del piccolo mostriciattolo!
Qui infatti ha decisamente più spazio e può scorrazzare ovunque.
Ed è pure in ottima compagnia:
ecco il suo amico Totò, padrone di casa, che ha dovuto accoglierlo cedendogli gli amati giocattoli e persino la cuccia!
Subito entrato vedo con piacere una mia creazione "esposta", si tratta di una lanterna fatta al solito corso di creta, un omaggio di qualche anno fa alla padrona di casa (questa volta quella vera).
Anche la yucca arriva dai 25mq ed è cresciuta davvero molto rispetto a come me la ricordavo...
Ma torniamo al giardino.
Certo adesso è tutto un pò scompigliato ed è solo un'ombra di quel che sarà tra un mese o due!
Solo innumerevoli margherite tappezzano il prato,
mentre lungo i bordi le primule selvatiche macchiano di un delicato giallo le aiuole ancora spoglie.
Numerosi anche i narcisi che qui sono in piena fioritura, mentre da me hanno ormai ceduto il posto ad anemoni e tulipani.
Tante anche le bergenie, delle quali mi sono state generosamente regalate tre piantine, visto che dopo diversi tentativi e spostamenti ho perso tutte quelle che avevo nei 25mq e che rientrano nei rinvasi di cui parlavo ad inizio post.
Ma per rendere veramente giustizia a questo giardino ecco una serie di scatti fatti in altri periodi dell'anno quando tutto è più rigoglioso:
Una vera gioia per gli occhi!
lunedì 28 marzo 2016
domenica 20 marzo 2016
Quanto mondo in un giardino!
Chiunque abbia delle piante in giardino o sul terrazzo di casa, ha, in un certo senso, "pezzi" di mondo in vaso. Infatti, molto spesso, le specie che coltiviamo sono originarie di diverse parti del globo e le coltiviamo sia per la bellezza dei fiori, che per la particolarità delle piante stesse, oppure perché sono buone e fanno bene, nel caso degli ortaggi e dei frutti. Un esempio sono i pomodori che arrivano dall'America e che sono presenti in orti e giardini, ma anche parecchi fiori che arrivano dal Sud America, l'Africa ecc.
Ma le piante ed i fiori di cui vi parlo oggi, sono si originari di vari Paesi, ma hanno la particolarità di arrivare fisicamente da essi, nel senso che sono stati portati dal sottoscritto di ritorno da diversi viaggi.
Sì, perchè tra i souvenir che preferisco, i semi e le pante stanno al primo posto!
Alcune già le conoscete, come la Glebionis Coronaria i cui semi sono stati presi da questa piantina madre nel 2011 all'interno della fortezza della bella cittadina di Rethimno nell'isola di Creta e che rispunta ogni anno con le sue allegre margherite bicolori.
Anche le piantine importate da Tenerife la scorsa estate, già le conoscete:
l'Agave attenuata (questo un'acquisto), che riparata in casa ha superato l'inverno, e l'Aeonium urbicum (raccolto nei pressi di un'orrido e nei dintorni dell'albergo) che pur restando all'aperto tutto inverno non ha patito il freddo invernale, o almeno non particolarmente.
Sempre da Tenerife arrivano i semi delle belle di notte (dai colori variegati, mentre le mie negli ultimi anni erano solo rosa), e quelli di questo fiore che dovrebbe essere un'Osteospermum, raccolti nel Parque Taoro a Puerto de la Cruz. Vi aggiornerò se germoglieranno!
Credete sia finita qui?
La risposta è ovviamente NO!
La prima ad arrivare dall'estero fin sul balcone di casa nel 2009 è questa Agave,
che arriva da Alessandria d'Egitto e più precisamente da un angolo appartato del giardino del Palazzo di Ra's al-Tin un bellissimo ed insieme bizzarro edificio storico lungo la costa, nonché una delle residenze ufficiali della Presidenza egiziana.
Non ha raggiunto grandi dimensioni, ma al momento della raccolta era una piccolissima piantina nata alla base di un'enorme Agave e poi aggiungiamoci la vita in vaso ed il clima padano: già è un miracolo sia sopravvissuta sino ad ora!
Anche la Turchia ha i suoi ambasciatori nei 25mq: dal mercato delle spezie di Istanbul arrivano i semi delle Nigelle che diciamo non hanno attecchito benissimo, ma ogni anno uno o 2 fiorellini sbucano, ed avendo acquistato più bustine, le ho da poco riseminate, sperando in un numero maggiore.
Sempre dalla Turchia e precisamente da Selcuk (città a poca distanza da Efeso) arrivano questi semi che non ricordo bene a quale fiore appartengono, ma se non ricordo male ad una sorta di "Malvone".
Comunque stanno giusto germogliando in questi giorni e col tempo avrò o la conferma o la smentita.
Dalla medesima città nei pressi dei resti della Basilica di San Giovanni ho pure preso i semi di questa Lantana, ma purtroppo non sono mai riuscito a farli germogliare…
Se sono riuscito a portare a casa una pianta dall'Egitto, potevo non compiere l'impossibile trovandone una anche in Giordania?
Stavolta si trattava di un baccello proveniente da Aqaba sul mar Rosso, raccolto da uno splendido alberello dai bellissimi fiori rossi del quale purtroppo non so il nome.
Il baccello conteneva 3 grossi "fagioli" che nonostante siano passati 2 anni, non hanno fatto assolutamente fatica a germogliare ed ecco una delle neonate piantine.
Per quanto sembri impossibile, persino da Petra ho portato a casa una piantina. Stavolta è un grosso bulbo che coltivo in vaso accudendolo e proteggendolo dalle lumache che sembra apprezzino parecchio le sue foglie, ma per il momento nessun fiore: inizio a pensare che si tratti di una semplice cipolla o qualcosa del genere!
Ma d'altronde: chi si può vantare di coltivare una cipolla che arriva dall'antica e stupenda città di Petra?
Ma le piante ed i fiori di cui vi parlo oggi, sono si originari di vari Paesi, ma hanno la particolarità di arrivare fisicamente da essi, nel senso che sono stati portati dal sottoscritto di ritorno da diversi viaggi.
Sì, perchè tra i souvenir che preferisco, i semi e le pante stanno al primo posto!
Alcune già le conoscete, come la Glebionis Coronaria i cui semi sono stati presi da questa piantina madre nel 2011 all'interno della fortezza della bella cittadina di Rethimno nell'isola di Creta e che rispunta ogni anno con le sue allegre margherite bicolori.
Anche le piantine importate da Tenerife la scorsa estate, già le conoscete:
l'Agave attenuata (questo un'acquisto), che riparata in casa ha superato l'inverno, e l'Aeonium urbicum (raccolto nei pressi di un'orrido e nei dintorni dell'albergo) che pur restando all'aperto tutto inverno non ha patito il freddo invernale, o almeno non particolarmente.
Sempre da Tenerife arrivano i semi delle belle di notte (dai colori variegati, mentre le mie negli ultimi anni erano solo rosa), e quelli di questo fiore che dovrebbe essere un'Osteospermum, raccolti nel Parque Taoro a Puerto de la Cruz. Vi aggiornerò se germoglieranno!
Credete sia finita qui?
La risposta è ovviamente NO!
La prima ad arrivare dall'estero fin sul balcone di casa nel 2009 è questa Agave,
che arriva da Alessandria d'Egitto e più precisamente da un angolo appartato del giardino del Palazzo di Ra's al-Tin un bellissimo ed insieme bizzarro edificio storico lungo la costa, nonché una delle residenze ufficiali della Presidenza egiziana.
Non ha raggiunto grandi dimensioni, ma al momento della raccolta era una piccolissima piantina nata alla base di un'enorme Agave e poi aggiungiamoci la vita in vaso ed il clima padano: già è un miracolo sia sopravvissuta sino ad ora!
Anche la Turchia ha i suoi ambasciatori nei 25mq: dal mercato delle spezie di Istanbul arrivano i semi delle Nigelle che diciamo non hanno attecchito benissimo, ma ogni anno uno o 2 fiorellini sbucano, ed avendo acquistato più bustine, le ho da poco riseminate, sperando in un numero maggiore.
Sempre dalla Turchia e precisamente da Selcuk (città a poca distanza da Efeso) arrivano questi semi che non ricordo bene a quale fiore appartengono, ma se non ricordo male ad una sorta di "Malvone".
Comunque stanno giusto germogliando in questi giorni e col tempo avrò o la conferma o la smentita.
Dalla medesima città nei pressi dei resti della Basilica di San Giovanni ho pure preso i semi di questa Lantana, ma purtroppo non sono mai riuscito a farli germogliare…
Se sono riuscito a portare a casa una pianta dall'Egitto, potevo non compiere l'impossibile trovandone una anche in Giordania?
Stavolta si trattava di un baccello proveniente da Aqaba sul mar Rosso, raccolto da uno splendido alberello dai bellissimi fiori rossi del quale purtroppo non so il nome.
Il baccello conteneva 3 grossi "fagioli" che nonostante siano passati 2 anni, non hanno fatto assolutamente fatica a germogliare ed ecco una delle neonate piantine.
Per quanto sembri impossibile, persino da Petra ho portato a casa una piantina. Stavolta è un grosso bulbo che coltivo in vaso accudendolo e proteggendolo dalle lumache che sembra apprezzino parecchio le sue foglie, ma per il momento nessun fiore: inizio a pensare che si tratti di una semplice cipolla o qualcosa del genere!
Ma d'altronde: chi si può vantare di coltivare una cipolla che arriva dall'antica e stupenda città di Petra?
domenica 13 marzo 2016
Apriti Crocus! C'è aria di primavera
Finalmente!!!!!
I crocus, che hanno resistito alle forti piogge, agli sbalzi di temperatura, agli attacchi delle lumache, e che ormai temevo di non riuscire a vedere fioriti, hanno deciso di aprire le loro corolle!
Lo so, si tratta sono di un fiore, ma è uno dei primi dell'anno, ed in questo periodo a cavallo tra l'inverno e la primavera, la sua fioritura è alquanto preziosa.
Comunque in pochi giorni sono diverse le novità nei 25mq.
Tanto per cominciare i narcisi stanno durando parecchio, e anche quelli bianchi stanno ormai per aprirsi.
I tulipani iniziano anch'essi a scalpitare…
Poi per la prima volta anche il susino nano (che da 2 anni circa ha preso il posto del defunto pesco nano) ha sui suoi rami qualche fiore!
A dire il vero non molti… ma spero di riuscire a mangiare almeno un frutto. Sicuramente l'anno prossimo che per lui sarà il terzo anno, le cose andranno meglio e forse in questo periodo sarà pieno zeppo di fiori. Vedremo se il tempo mi darà ragione.
Anche le viole, come i narcisi, questa volta sono numerose e durevoli e coi crocus e la Vinca colorano lo spazio a loro dedicato di mille sfumature di color viola.
Poi c'è anche una new entry: la Lewisia.
E' una pianta erbacea succulenta composta da "rosette" sempreverdi lucide, che in teoria all'aperto fiorisce verso maggio, ma la mia, che arriva da una serra, porta già i suoi grappoli di fiori in cima ai lunghi steli.
I colori dei fiori sono diversi, ma io ho optato per questi dalle delicate sfumature rosa/pesca che mi piacciono parecchio.
Pur essendo una succulenta, ama i luoghi semiombrosi e soffre il torrido caldo estivo.
Per le annaffiature: devono essere regolari durante la ripresa vegetativa e quando porta i fiori, mentre più scarse quando va i riposo invernale.
Adatta per i giardini rocciosi odia i ristagni idrici, e per questo motivo non può essere piantata nel suolo argilloso dei 25mq, quindi resterà in vaso con la speranza che sopravvivi…
Ho pure scoperto che le sue tenere foglioline piacciono alle temibili lumache che sono già all'opera numerose ed affamate!
Infatti mi è bastato spostare qualche vaso ed ecco cosa ho raccolto in 5 minuti!
Sicuramente questa è solo la punta dell'iceberg… devo fare una ricerca più minuziosa in ogni angolo nascosto.
Intanto provvedo al trasloco delle prigioniere che verranno rilasciate durante la passeggiata col cane lontano anni luce dal mio giardino (in realtà poche centinaia di metri, ma per loro lontanisssssssssimo)!
I crocus, che hanno resistito alle forti piogge, agli sbalzi di temperatura, agli attacchi delle lumache, e che ormai temevo di non riuscire a vedere fioriti, hanno deciso di aprire le loro corolle!
Lo so, si tratta sono di un fiore, ma è uno dei primi dell'anno, ed in questo periodo a cavallo tra l'inverno e la primavera, la sua fioritura è alquanto preziosa.
Comunque in pochi giorni sono diverse le novità nei 25mq.
Tanto per cominciare i narcisi stanno durando parecchio, e anche quelli bianchi stanno ormai per aprirsi.
I tulipani iniziano anch'essi a scalpitare…
Poi per la prima volta anche il susino nano (che da 2 anni circa ha preso il posto del defunto pesco nano) ha sui suoi rami qualche fiore!
A dire il vero non molti… ma spero di riuscire a mangiare almeno un frutto. Sicuramente l'anno prossimo che per lui sarà il terzo anno, le cose andranno meglio e forse in questo periodo sarà pieno zeppo di fiori. Vedremo se il tempo mi darà ragione.
Anche le viole, come i narcisi, questa volta sono numerose e durevoli e coi crocus e la Vinca colorano lo spazio a loro dedicato di mille sfumature di color viola.
Poi c'è anche una new entry: la Lewisia.
E' una pianta erbacea succulenta composta da "rosette" sempreverdi lucide, che in teoria all'aperto fiorisce verso maggio, ma la mia, che arriva da una serra, porta già i suoi grappoli di fiori in cima ai lunghi steli.
I colori dei fiori sono diversi, ma io ho optato per questi dalle delicate sfumature rosa/pesca che mi piacciono parecchio.
Pur essendo una succulenta, ama i luoghi semiombrosi e soffre il torrido caldo estivo.
Per le annaffiature: devono essere regolari durante la ripresa vegetativa e quando porta i fiori, mentre più scarse quando va i riposo invernale.
Adatta per i giardini rocciosi odia i ristagni idrici, e per questo motivo non può essere piantata nel suolo argilloso dei 25mq, quindi resterà in vaso con la speranza che sopravvivi…
Ho pure scoperto che le sue tenere foglioline piacciono alle temibili lumache che sono già all'opera numerose ed affamate!
Infatti mi è bastato spostare qualche vaso ed ecco cosa ho raccolto in 5 minuti!
Sicuramente questa è solo la punta dell'iceberg… devo fare una ricerca più minuziosa in ogni angolo nascosto.
Intanto provvedo al trasloco delle prigioniere che verranno rilasciate durante la passeggiata col cane lontano anni luce dal mio giardino (in realtà poche centinaia di metri, ma per loro lontanisssssssssimo)!