domenica 14 agosto 2016

La Cattedrale vegetale di Lodi - work in progress

Nell'ormai lontano Novembre 2014 annunciavo, sul blog, la costruzione di una nuova Cattedrale vegetale a Lodi.
Questa doveva essere pronta, insieme ad altri progetti, per l'evento di Expo 2015, poi una serie di avvenimenti hanno ritardato la costruzione: mancanza di fondi, opere di bonifica, una battaglia politica locale… insomma a Expo terminata della Cattedrale nemmeno l'ombra.
Poi ecco che questa primavera, dopo lo scioglimento dei 'nodi' appena elencati, i lavori hanno inizio.


Ma prima di continuare: chi non ha letto i miei precedenti post dovrà pure sapere di cosa sto parlando!
Ecco un breve riassunto:
Giuliano Mauri, artista mio conterraneo, nella sua lunga carriera, ha creato delle vere e proprie architetture naturali.
Due di queste sono appunto le Cattedrali vegetali realizzate a Oltre il colle (BG) e a Borgo Valsugana (TN) all'interno del percorso ArteNatura di Arte Sella.
Costituite da colonne di rami al cui interno sono state messe a dimora piantine di faggio, crescendo e con l'aiuto di potature andranno a formare delle vere e proprie cattedrali.
Quella lodigiana, la terza (e la più estesa di tutte) sta sorgendo nei pressi del fiume Adda ai margini della città.
Questa scelta è stata fatta sia per omaggiare il compianto artista, che per promuovere il territorio, proponendo un'iniziativa turistica fuori dagli schemi.
Ed ora un pò di misure: copre un'area 1.618 mq ed è composta da ben 108 colonne alte 18 metri, all'interno delle quali sarà piantata una quercia, lunga 72 e larga poco meno di 23 mt.
Il termine dei lavori e la successiva inaugurazione, sono previsti per la fine di Settembre, ma oggi macchina fotografica al collo, ho deciso di andare a curiosare!
Pur non essendo ultimata, già si nota la sua grandiosità!







Le colonne, ancora vuote al loro interno, svettano nell'azzurro di questa calda giornata d'Agosto.




In lontananza si intravvede il campanile del Duomo e scorci della città.



La zona in cui sorge, pur essendo a poche decine di metri dall'abitato, sembra incantata.
Una piccola ansa del fiume Adda, crea un angolo di paradiso: isolotti, anatroccoli e macchie di colore date da alcune fioriture estive. Già immagino quando sarà finita, e l'erba cresciuta alla sua base…




Anche il ponte Napoleone Bonaparte, visto da qui,offre una splendida veduta.



Ma forse è proprio lì che devo dirigermi per avere una vista d'insieme.
Mentre ci cammino inevitabilmente guardo giù e rimango stupito dai colori dell'acqua.



Chi l'avrebbe mai detto. Sembra quasi di essere al mare! E visto il caldo un tuffo ce lo farei…
Lungo le sponde qualcuno cerca refrigerio unendo l'utile al dilettevole.


Alla base dei piloni, piccioni si dissetano e per una volta sono io a vederli dall'alto!



Anche da qui il Duomo regna sovrano.


Sono più o meno a metà del ponte, mi giro in direzione della cattedrale.
Forse è proprio questa l'immagine che aveva in mente Giuliano Mauri!




Ed ora una serie di link.
Innanzi tutto i miei post:
quello sulla Cattedrale vegetale di Oltre il colle, Lodi 2015 - Living Expo e la Cattedrale vegetale di Lodi e quello sulla mostra delle opere dell'artista Il tessitore del bosco- Giuliano Mauri - Architetture dell'immaginario
ovviamente il sito - http://www.giulianomauri.com/
e qui la pagina Facebook con continui aggiornamenti sulla costruzione della Cattedrale vegetale di Lodi

domenica 7 agosto 2016

Pentland Hills Regional Park

Come promesso nell'ultimo post, tutto dedicato ad Edimburgo, oggi vi porto a spasso nei suoi dintorni e più precisamente a passeggiare nel Pentland Hills Regional Park.


Situato a meno di mezz'ora dalla città, è facilmente raggiungibile sia con mezzi privati che pubblici.
Naturalmente nel mio caso mi sono servito dei secondi, partendo da Princess Street, in pieno centro, per arrivare in un paese dal nome che sembra quasi italiano: Balerno.
Qui si viene lasciati nei pressi di un parcheggio al limite della vasta campagna.
Purtroppo cartelli che indicano la direzione non se ne sono visti, ma la gente è sempre disponibile a dare indicazioni e quasi subito si capisce che strada imboccare.
Inizialmente non è un granché: asfaltata e percorsa da automobili, ma c'è da dire che non si è ancora all'interno del parco.
Nonostante tutto, si inizia a respirare l'aria di campagna, ruscelli a bordo strada riflettono la luce,


campi cintati ospitano al loro interno animali come pecore o cavalli.


Poi ecco che si arriva in prossimità di un parcheggio dove la strada diventa sterrata e un cartello del parco vi dà il benvenuto.
Finalmente!


Edimburgo, non molto distante, sembra lontana anni luce.
Poche le persone che con questo freddo ed il tempo incerto hanno deciso di avventurarsi: le Pentland Hills sono quasi tutte per me!


Il paesaggio si apre e prati enormi ospitano greggi di pecore che hanno davvero tantissimo spazio per scorrazzare.



Qui la stradina costeggia un suggestivo lago,





circondato da conifere ed innumerevoli narcisi, che con il loro giallo, staccano decisamente come cromia dai colori scuri e poco brillanti delle colline e dal resto della vegetazione.


Strani uccelli saltellano alla ricerca di cibo tra l'erba verde.


Mezzora, più o meno, è il tempo necessario per percorrere il tragitto che porta da Balerno all'Harlaw House visitor centre, un piccolo edificio ubicato nel nulla ai piedi delle colline.


Qui si possono trovare cartine e materiale informativo riguardante il parco, ma anche mangiare qualcosa! E dopo aver patito un sacco di freddo e aver percorso qualche chilometro, cosa c'è di meglio di una calda zuppa di verdure e una golosissima fetta di Carrot cake?


Tutto servito e preparato da un gruppo di signore del luogo che un pò si somigliano tra loro: capelli  corti-grigi ordinati, occhialini da maestrina, parlata calma ed educata… insomma un classico cliché.
E con poche sterline si mangia e contribuisce alla raccolta fondi per il parco delle 'sciure'.
Dopo essersi rifocillati si ricomincia!
Adesso la strada si fa un pò più tortuosa e leggermente in salita, le 'Hills' prima viste lontane sono ora sotto i miei piedi, la vegetazione si fa più rada, solo un albero spoglio e solitario troneggia quasi in cima ad una delle colline.


Il cielo si apre per poi richiudersi in continuazione regalandomi viste bellissime.


In lontananza un altro stupendo lago: ce ne sono diversi all'interno del parco.



Ora è tutto in discesa, si raggiunge lo specchio d'acqua visto dall'alto


e lo si costeggia per poi finire dall'altra parte del parco al Flotterstone Information Centre. Totale 8 chilometri (più o meno).
Poco distante la fermata del bus, che arriva dopo una lunga attesa (accentuata dalla stanchezza e dal freddo vento) e con un tragitto diverso da quello dell'andata, mi riporta nella magica Edimburgo.