10 nuove foreste di pianura

Mi capita spesso di leggere sul web notizie positive, solitamente provenienti dall'estero, in cui si parla dell'attenzione e della sensibilità nei confronti del verde con la creazione di parchi, orti urbani, ecc. insomma: spazi dove la natura è accessibile a tutti, con lo scopo di avvicinare la gente ad essa in modo di rispettarla, oltre che di goderne. Fortunatamente, malgrado in Italia in questo settore non siamo un modello, anche dal nostro Paese arrivano notizie positive.
Forse non tutti sanno che negli ultimi anni in Lombardia sta prendendo forma un progetto atto a trasformare grandi aree in prossimità di 10 città in altrettante grandi foreste.


Tutto nasce nel 1999 nella Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia a fronte della quasi totale scomparsa di aree boschive di pianura e del conseguente impoverimento della biodiversità (pensate che in pianura erano ormai ridotte al 4% del territorio!) e dell'applicazione di tre convenzioni internazionali riguardanti i cambiamenti climatici e la biodiversità, con lo scopo di contrastare la presenza di polveri sottili nell'aria ed assorbire CO2, migliorando così il microclima, il tutto con un occhio di riguardo verso l'agricoltura.
Oltre all'aspetto naturalistico, viene presa in considerazione la fruibilità di queste aree attraverso sentieri, piste ciclabili, aree di sosta, orti pubblici, percorsi didattici ecc.
Nel 2001 l'iniziativa viene avviata.
I principali criteri sono:
- una superficie di almeno 35-40 ettari
- il 70% della superficie deve essere destinata a impianto boschivo
- devono essere impiegate delle specie autoctone del bosco
Attualmente sono state realizzate ben 8 delle 10 programmate e sono:
- il Bosco del Lusignolo, 41,52 ettari (di cui 29,98 di nuovo bosco) a San Gervasio Bresciano
- Bosco aree golenali nel Casalasco, del Po e del Morbasco, 92,59
ettari (di cui 89,64 di nuovo bosco) a Cremona e Gerre de' Caprioli
- Grande foresta del fondovalle Valtellinese, 40,50 ettari (di cui 29,38 di nuovo bosco) a Sondrio, Caiolo e Cedrasco
- Bosco Valle Grassa – Coldana – Sant'Antonio, 38,00
ettari (di cui 27,00 di nuovo bosco) a Lodi
- Bosco della Besozza, 41,52 ettari (di cui 29,98 di nuovo bosco) a Pioltello
- Parco Agricolo Urbano della Vettabbia, 37,46 ettari (di cui 26,25 di nuovo bosco) a Milano
- Foresta della Carpaneta, 70,00 ettari (di cui 43,00 di nuovo bosco) a Bigarello
- Grande foresta fra i due fiumi, 53,00 ettari (di cui 40,00 di nuovo bosco) a Travacò Siccomario
In totale si tratta di circa 400 ettari dei quali 325 a bosco!
Quella più vicina a me è quella di Lodi.







Situata in prossimità del centro abitato a ridosso del fiume Adda, a partire dal 2003, anno dopo anno è andata prendendo forma.


Le piante messe a dimora sono tutte autoctone, tra le diverse specie: pioppi, gelsi, olmi, salici, noccioli, ciliegi, ontani, biancospini, frassini, viburni e tante altre.
La fauna che lentamente sta ripopolando la foresta è varia: tassi, volpi, lepri, testuggini, vari tipi di uccelli, anfibi ecc.




Anche se le piante messe a dimora sono ormai migliaia, il progetto continua, per andare a formare un bosco che abbracci la città con lo scopo di proteggerla e di migliorarne la qualità della vita!

Foto tratte dal web

13 commenti:

  1. Meno male che la tanto vituperata regione Lombardia ha fatto qualcosa di buono! E' una notizia molto confortante quella che hai condiviso. A presto.

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    1. In effetti la cementificazione selvaggia degli ultimi decenni quasi cancella, in numeri, quanto fatto da questo e altri progetti... ma lo vedo comunque come un piccolo segnale. Chissà mai che si riesca a cambiare; per una volta in meglio.... Ciao

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  2. ciao Jampy
    complimenti per i tuoi 25 mq, davvero ben suddivisi! Per fortuna quelle che tu hai raccontato sono realtà che stanno sempre più prendendo piede nell'intero nostro paese, anche se non troppo aiutate dai ministeri o dai politici di turno e non pubblicizzate a dovere. C'è sempre più necessità da parte di noi tutti cittadini di confrontarci più spesso con la natura e sentiamo l'esigenza e la voglia nutrirci dei suoi frutti!

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    1. Grazie dei complimenti!
      Come dici tu, qualcosa si sta muovendo, ma purtroppo non viene in alcun modo pubblicizzato.
      Pensa che persino a Lodi, dove la foresta lambisce la città, molta gente non ne conosce l'esistenza!!!
      Ciao e grazie della visita!

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  3. ciao Jampy
    i tuoi 25 mq sono davvero ben organizzati!
    bellissimi esempi che per fortuna si stanno moltiplicando in quasi tutto il nostro paese malgrado sordità di ministeri o politici di turno.
    a presto
    simonetta

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  4. ...non si finisce mai di piantare... E' davvero una bellissima idea!
    Adoro quei percorsi attrezzati da percorrere a piedi, in bici, in passeggino, di corsa, a cavallo... come ti pare! L'importante è camminare nel bosco per riconnersi un po'...
    Grazie Jampy, sei sempre fonte d'ispirazione e divulgazione!
    Un saluto
    Mug

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    1. Hai ragione, l'importante è camminare....
      La possibilità poi di farlo in un posto pieno di verde è impagabile!
      Grazie a te, piuttosto... in fatto di ispirazione e creatività non hai rivali!!!
      Tinozze/piscine, dolci/errori, funghi/calamai.......
      ;-) ciao

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  5. Evviva! Ma starà cambiando davvero il mondo? Iniziative come queste fanno pensare proprio di sì... Alle porte di Torino abbiamo il parco della Mandria ettari ed ettari di territorio selvaggio cintati e protetti... Grazie Jampy! Sempre più invitante la tua zona! Ora ti manca una recensione di ristorazione e saremo tutti da te!!! :-)
    Flora

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    1. Che stia cambiando il mondo; non lo so... ma almeno qualche segnale positivo c'è!
      Per quanto riguarda il cibo della mia zona; ti assicuro che è molto invitante! Un post non so se lo farò... però ti dico solo di cercare in internet "rassegna gastronomica del lodigiano"; un ventaglio di trattorie e ristoranti che in primavera ed in autunno propongono menù di stagione... da leccarsi i baffi!!

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  6. Mi era sfuggita questa interessantissima, bella, notizia!
    Splendido post e stupende foto, complimenti Jaimpy!

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    1. Ciao Ilaria; solitamente le buone notizie "verdi" le leggo io sul tuo bel blog... questa volta contraccambio dandotene una io! Le foto sono belle si (soprattutto gli animali) ma purtroppo non sono scattate da me, sono tratte dal web. Ma tenterò di porre rimedio questa primavera; facendo una passeggiata con il mio cane e documentando l'evoluzione della "foresta". A presto!!!

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  7. Dovremo tutti noi considerare l'aria che respiriamo preziosa almeno quanto il cibo. Nel Veneto si sacrificano ettari di territorio boschivo ogni anno per vigneti e uliveti senza preoccuparsi minimamente del fatto che queste coltivazioni fanno sparire pezzi di bosco che hanno impiegato decenni per crescere. Respirare è importante quanto bere o mangiare. Dedichiamo del territorio alla probuzione di cibo giusto? Bene. Iniziamo a dedicare del terreno anche alla produzione dell'aria.

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    1. Sono completamente d'accordo, la giusta via di mezzo tra le due cose sarebbe l'ideale... Purtroppo però gli interessi economici fanno pendere l'ago della bilancia verso il lato sbagliato!
      E se ti può consolare... qui nella pianura lombarda vengono sacrificati di continuo enormi spazi di fertile terreno per la costruzione di enormi capannoni per lo stoccaggio merci... A sto punto meglio i vigneti! Questa delle foreste di pianura purtroppo è solo una goccia in un mare...
      Grazie del tuo commento.
      Ciao "anonimo"

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