Giordania: Wadi Rum
Eccoci arrivati al secondo post dedicato alla Giordania.
Stavolta, vi porto in un altro magnifico luogo, forse il più bello di tutto il viaggio (ma si gioca il primato con un altro che vi rivelerò più avanti).
Si tratta del Wadi Rum.
Molti si staranno chiedendo cosa sia: svelo subito il mistero!
Si tratta di una vallata che si è formata nel corso dei millenni grazie allo scorrere dell'acqua ed al lento lavorio del vento, che insieme hanno plasmato le rocce granitiche creando questo spettacolo:
Stavolta, vi porto in un altro magnifico luogo, forse il più bello di tutto il viaggio (ma si gioca il primato con un altro che vi rivelerò più avanti).
Si tratta del Wadi Rum.
Molti si staranno chiedendo cosa sia: svelo subito il mistero!
Si tratta di una vallata che si è formata nel corso dei millenni grazie allo scorrere dell'acqua ed al lento lavorio del vento, che insieme hanno plasmato le rocce granitiche creando questo spettacolo:
fatto di dune,
canyon,
archi naturali,
formazioni rocciose dalla forma curiosa.
Qui Madre natura ha dato il meglio di sé, e questi paesaggi vengono giustamente considerati tra i migliori al mondo.
Wadi Rum è veramente un luogo da favola!
Così lo definisce Thomas Edward Lawrence ne "I sette pilastri della saggezza":
«vasto, echeggiante e simile ad una divinità»
e come dargli torto!
La mia esperienza è durata un paio di giornate intense.
L'arrivo è stato sfiancante!
Dopo un viaggio un minibus proveniente da Aqaba, incastrato tra l'autista e un altro passeggero, io e il mio compagno d'avventura, veniamo lasciati nel bel mezzo del nulla, dove una stretta stradina conduce al Wadi Rum.
Fermo all'incrocio un minibus ci chiede un prezzo esorbitante per portarci al Centro visitatori.
Come un avvoltoio aspetta che il torrido sole ci sfianchi e che cediamo.
Ma la mia testardaggine, supera l'immaginabile: piuttosto evaporo!
Dopo un pò arriva un taxista, stesso copione: prezzo esagerato!
Ma quest'ultimo ha già su una persona, e pur di racimolare altri soldi cede al prezzo che stavolta faccio io! ;-)
Arrivati al Centro Visitatori, un'orda di guide ci assale.
Sbraitando li liquido in un attimo.
Una guida già l'abbiamo, e dopo essere stata contattata, viene a prenderci per condurci al Bedouin Lifestyle Camp.
Qui si ha la possibilità di condurre un'esperienza che più si avvicina alla vita beduina. La stanza altro non è che una tenda. Ma qualche piccola comodità viene data dai bagni e dalle docce.
E poi con una vista del genere... dormirei anche in una topaia!
Dopo aver depositato i bagagli, abbiamo fatto un tour di 4 ore in jeep,
tra splendidi paesaggi, antiche rovine di templi nabatei e petroglifi.
Infatti il Wadi Rum ha ospitato insediamenti umani sin dall'8.000 a.C., e a testimonianza di ciò ci sono nell'area oltre 30.000 di queste incisioni rupestri, che illustrano scene di vita quotidiana, oltre che la fauna.
Considerato un deserto (e lo è a tutti gli effetti), custodisce, a dispetto di questa fama, una flora ed una fauna uniche al mondo.
Purtroppo il mese di Agosto corrisponde al periodo secco, e molti fiori e animali, in questo periodo dell'anno è molto difficile incontrarli, ma qualche sorpresa l'ho avuta lo stesso!
Tanto per cominciare i numerosi ed onnipresenti sauri.
Questo in particolare dovrebbe essere lo Stellione (Stellagama stellio), sempre arrampicato sulle rocce e pronto a nascondersi se disturbato in qualche fessura.
Poi i dromedari: che deserto sarebbe altrimenti?
E per finire il simpaticissimo e numerosissimo Ciuffolotto del Sinai.
Per quanto riguarda la flora, ho avuto la fortuna di vedere un bellissimo Echinops in fiore,
il melone selvatico,
qualche fiore e pianta ignota.
Alla fine del primo giorno un'indimenticabile cena sotto le stelle, sdraiati a terra intorno ad un falò, ad ascoltare canzoni e storie del luogo.
Il secondo giorno il tour è stato di 8 ore, altri maestosi paesaggi,
grotte che al loro interno nascondono preziose riserve d'acqua,
altre dune,
simpatici mini-Cairn (quelle piccole costruzioni fatte in pietra impilate una sull'altra che abbiamo pure sui nostri monti) questa in particolare mi ricordava un donnina, la vedete anche voi?
Il pranzo rigorosamente al sacco con la guida improvvisata a chef.
Ma come tutte le cose belle che si vorrebbe che non finissero mai, arriva la fine del tour e ci si ritrova a sera: domani un'altra meta.
Io vi lascio con l'ultima cosa vista: questo commovente tramonto.
Ma i luoghi da ammirare non sono finiti e quindi: al prossimo post sulla Giordania!
cosa dirti? Un reportage di emozioni intense, un vero viaggio, anche nel tempo: in alcune immagini sembra di tornare nella preistoria dell'uomo. Una cosa molto interessante e coinvolgente. Ci hai raccontato una bella esperienza :)
RispondiEliminaHai detto bene Laura, un viagigo nel tempo!
EliminaLasciando tutte le comodità, ci si rende conto che si può sopravvire lo stesso!
In quei 2 giorni, il cellulare non prendeva, non c'era Tv e aria condizionata, si cucinava solo col fuoco: eppure sono sopravvissuto. E non ti dico il cielo notturno!
Mai visto così....
Ciao
Paesaggi incantevoli,da favola! Incredibile!
RispondiEliminaGrazie!
Lorenza
Grazie a te Lorenza.
EliminaPer quanto le foto possono dare un'idea; ti garantisco che dal vivo è tutto ancora più magico!! Ci tornerei immediatamente!!
Ciao
WOW che belle cartoline! Una domanda che riguarda l'organizzazione del viaggio, vi siete appoggiati ad un'agenzia o avete fatto tutto da soli? Mi hai fatto venire la voglia di andare in quella vallata!
RispondiEliminaNiente agenzie; niente villaggi; niente di organizzato! Per me viaggiare è fare ciò che voglio, dove voglio e senza limiti di tempo e tabelle da rispettare. Ovviamente questo è il mio pensiero: ognuno faccia come vuole. Di sicuro sarebbe tutto più comodo con un viaggio organizzato. Ma l'avventura?
EliminaComunque se riesci (organizzato o no) ti consiglio di andarci! Ciao Oriana
Anche io sono per viaggi non organizzati...metterò anche questo posto nella mia luuungaaaa lista!
EliminaUn altro viaggio da fare. La lista si allunga: mi ci vorrebbero almeno tre vite!
RispondiEliminaCome ti capisco! Anche la mia lista dei desideri riguardo ai viaggi è lunghissima. Un poco alla volta.... li faremo tutti! Ciao Grazia
EliminaMa com'è possibile che il deserto abbia tutto questo fascino? Ci riporta alle origini, ci fa meditare...
RispondiEliminaNon so Marta cosa renda così magico ed attraente il deserto... alla fine si tratta di un luogo ostile. Eppure il silenzio, gli ampi spazi, la sorpresa di trovare forme di vita dove meno te l'aspetti... forse è per questi ed altri motivi che affascina. Ciao
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