Giordania: Jerash
Ed eccoci alla terza meta del mio viaggio in Giordania: la bellissima Jerash.
In realtà si tratta della prima di tutte le attrazioni viste, ma siccome non sto andando in ordine cronologico, è capitata in questa posizione.
Ad una trentina di chilometri dalla capitale Amman (facilmente raggiungibile tramite bus), le stupende rovine dell'antica Gerasa, ci fanno fare un vero e proprio viaggio nel tempo.
Nonostante sia stata colpita ripetutamente da forti terremoti, guerre, saccheggi e per finire venne abbandonata a sé stessa, buona parte dei maestosi edifici sono ancora in piedi e danno un'idea tutt'altro che vaga di come dovesse apparire nel massimo del suo splendore.
L'ingresso al sito archeologico, non è un granché: tanto per cominciare la strada che porta ad esso è una sorta di discarica a cielo aperto, poi un groviglio di piccoli negozi, accoglie i visitatori propinando ogni sorta di oggetto kitsch possibile. Ma lasciate queste brutture alle spalle, la prima cosa che si vede, fa decisamente dimenticare tutto ciò e ci catapulta nel passato.
In realtà si tratta della prima di tutte le attrazioni viste, ma siccome non sto andando in ordine cronologico, è capitata in questa posizione.
Ad una trentina di chilometri dalla capitale Amman (facilmente raggiungibile tramite bus), le stupende rovine dell'antica Gerasa, ci fanno fare un vero e proprio viaggio nel tempo.
Nonostante sia stata colpita ripetutamente da forti terremoti, guerre, saccheggi e per finire venne abbandonata a sé stessa, buona parte dei maestosi edifici sono ancora in piedi e danno un'idea tutt'altro che vaga di come dovesse apparire nel massimo del suo splendore.
L'ingresso al sito archeologico, non è un granché: tanto per cominciare la strada che porta ad esso è una sorta di discarica a cielo aperto, poi un groviglio di piccoli negozi, accoglie i visitatori propinando ogni sorta di oggetto kitsch possibile. Ma lasciate queste brutture alle spalle, la prima cosa che si vede, fa decisamente dimenticare tutto ciò e ci catapulta nel passato.
L'arco di Adriano, venne costruito nel 129 d.C. per onorare l'arrivo a Gerasa dell'Imperatore romano, con la funzione di diventare l'ingresso principale alla città, ma le mura di cinta che avrebbero dovuto collegarsi ad esso non vennero mai costruite e l'arco restò isolato a 450 metri dal resto dell'abitato. Splendido monumento di color ocra, è ricoperto di raffinate decorazioni di foglie di Acanto.
Dopo una breve passeggiata che affianca l'ippodromo (nel quale tuttora si tengono spettacoli con corse di bighe e combattimenti tra gladiatori) si giunge al vero e proprio ingresso alla città: la Porta Meridionale o Porta Sud, una delle quattro porte principali che conducono all'area monumentale.
Varcata quest'ultima, si arriva alla vera attrattiva del sito, l'imponente e ben conservata Piazza Ovale. Lunga 90 metri e larga 80, è circondata da un ampio marciapiede sovrastato da un colonnato ionico per tutta la sua circonferenza.
Alla sua sinistra, su di una piccola altura si erge il Tempio di Zeus, dal quale si gode un ottimo panorama sulla Piazza Ovale e sulla Jerash moderna creando contrasti tra capitelli e edifici più attuali.
A poca distanza il Teatro Sud del primo secolo d.C., ben conservato e dall'ottima acustica, con il palcoscenico parzialmente in piedi: in origine era a due piani, ma solo il primo è arrivato fino a noi.
Proseguendo per il sito, si fanno incontri già noti...
Ricordate lo Stellione del Wadi Rum?
Ma Jerash non ha rovine solo romane, infatti al suo interno sono presenti diverse chiese di epoca bizantina, con magnifici mosaici.
Tra i meglio conservati quelli della chiesa dei Santi Cosma e Damiano, che raffigurano animali e simboli.
Una ripida e soleggiata salita (resa ancora più sfiancante dal fatto che era Agosto ed era pure l'una del pomeriggio!!!) conduce al Tempio di Artemide.
Costruito nel secondo secolo d.C., era rivestito da marmi preziosi, e nonostante venne smantellato ed adibito a bottega nei secoli successivi, mantiene dignitosamente la propria maestosità.
Impressionante è pure la scalinata che conduceva ad esso, anche se le foto non gli rendono giustizia!
Impressionante è pure la scalinata che conduceva ad esso, anche se le foto non gli rendono giustizia!
La Porta Nord, più modesta e meno imponente di quella meridionale, venne commissionata da Claudio Severo.
Approfitto della sua ombra per riposare un poco...
Intanto potete notare la mia trasformazione in giordano con tanto di barba e Kefiah! ;-)
Il Cardo Massimo, costeggiato da innumerevoli colonne, era la strada principale della città e collegava la Porta nord con la Piazza Ovale.
Lungo questa strada si incontra il Ninfeo, la più importante fontana della città, dedicata (come dice già il nome) alle ninfee.
Molte altre cose ci sarebbero da vedere, il sito è veramente grande! Ma è giunta ora di incamminarsi verso Amman, anche perchè l'ultimo bus parte da qui alle 17!
Alla prossima meta in Giordania!
Ps: per chi si fosse perso le precedenti mete ecco i link:
Monte Nebo
Wadi Rum
Mica male come viaggio!! E sembra esserci anche un bel caldo :D Ma in quanti eravate? Nelle foto sembra tutto così tranquillo e silenzioso, senza persone in giro :)
RispondiEliminaUn saluto :)
Ciao Pontos! Direi di si, il viaggio non era per niente male.
EliminaE pure il caldo era davvero tanto! Adesso che da noi arriva il freddo, basterebbe solo una piccola parte di quanto ce ne era quel giorno.
Il viaggio in Giordania l'abbiamo fatto solo in due. Mentre per il fatto che ci fosse poca gente, i fattori sono diversi:
tanto per cominciare il mese di Agosto con le sue torride temperature viene considerato bassa stagione; l'altro motivo: erano le ore più calde del giorno, quindi tutte le persone con un pò di buon senso erano rifugiate da qualche parte aspettando il tardo pomeriggio per fare la visita al sito... mentre chi di testa non ne ha, si fà cuocere il poco cervello al sole rovente!!! ;-)
Buona settimana
Che bello questo post!Pare di sentire il calore in questo giorno freddo e piovoso!
RispondiEliminaGrazie
Se devo essere sincero, mentre ero là, avrei voluto un pò del freddo che abbiamo ora, ma al contrario adesso rimpiango le torride temperature di Jerash!
EliminaAnche se devo dirti che non erano nulla in confronto a quelle che ho trovato in un altro luogo durante il viaggio.... ma ne parlerò a tempo debito.
Ciao Lorenza e buon inizio settimana!!!
Bellissimo itinerario! E non male nemmeno tu in "stile giordano"!!��
RispondiEliminaGrazie del commento positivo sia al luogo che alla mia persona!
EliminaCiao grazia
Sei proprio bello Jampy! E ti piacciono le cose belle! Esprimevo questo considerazione con mio marito un istante fa. Gli mostravo questa pagina dicendo inoltre che i giovani sanno apprezzare ciò che la vita offre molto meglio di quanto abbiamo fatto noi a suo tempo. Molto bello. Aspetto le altre tappe :-)
RispondiEliminaCiao Nou
Troppo buona; così mi metti in imbarazzo!!
EliminaSul fatto che mi piacciono le cose belle e che apprezzo quello che la vita ha da offrire: mi ci ritrovo. Ma credo che la stessa cosa sia valsa anche per le generazioni precedenti. Diciamo che oggi forse è tutto più semplice... nonostante per assurdo il mondo sia più complesso. Ciao Nou e alla prossima meta!!
Jampy ti sei proprio calato nella cultura del luogo! Che posti straordinari!
RispondiEliminaSi Marta; un pochino mi sono immerso nella loro cultura. Per i posti che dire: se già dalle foto (che spesso non rendono) dici che sono straordinari; ti lascio immaginare cosa non sono dal vivo!!! A presto.
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