Tenerife - La Orotava (seconda parte)
Come dicevo la volta scorsa, arrivato a La Orotava, ho scoperto, con dispiacere, che il Giardino botanico era chiuso.
Dopo aver sbirciato attraverso le inferriate e scattato qualche foto (sempre dalle inferriate), stavo dirigendomi altrove, quando, dall'altro lato della strada, noto un cancello ed una targa che attirano la mia attenzione.
Il Jardin Victoria.
Beh, almeno questo è aperto!
Ma da qui non si vede nulla, si tratta di un'entrata laterale e secondaria, quindi mi incammino lungo il sentiero ghiaioso che dopo pochi metri mi conduce a questo:
non so dire se mi piace fino in fondo o meno.
Preferisco di gran lunga giardini più naturali e meno ordinati, ma questo ha un suo perché.
Terrazzato su sette livelli, geometrico e pulito a livelli quasi maniacali, lo trovo anche abbastanza kitsch… ma in modo positivo! Quindi direi che pur essendo anni luce distante dalla mia idea di giardino, in fondo non mi spiace affatto.
Chissà che storia ha, al momento non ho informazioni in merito…
Ma adesso si!
Ho scoperto che questo posto inizialmente si chiamava Jardines del Marquesado de la Quinta Roja, in memoria di Diego Ponte del Castillo 8° marchese della Quinta Roja appunto.
Morto nel 1880 a 39 anni, venne qui seppellito all'interno del giardino, adiacente alla dimora di famiglia, dopo che la chiesa cattolica negò la sua sepoltura nel cimitero, in quanto si presumeva fosse massone.
A dominare sulla terrazza più alta il suo mausoleo, fatto costruire dalla madre dall'architetto francese Adolphe Coquet, che pare dia conferma dell'appartenenza del figlio alla massoneria, in quanto ricco di simboli misteriosi.
All'inizio del XX° il palazzo di famiglia ed il giardino diventano un hotel, cambiando il nome (che portano tuttora) in onore della visita della Regina Vittoria.
Ma torniamo al giardino.
Qui vegetano fiori più conosciuti e famigliari come le Rose,
le Ortensie (qui in compagnia dei gerani),
un tocco di esoticità è data da diversi e variamente colorati Ibiscus,
da piante tipicamente tropicali come questa Monstera,
e da altre sconosciute.
Incontro di nuovo l'Osteospermum già conosciuto al Parque Taoro, ed anche qui cerco i semi, che chirurgicamente prelievo. ;-)
Anche queste piante "cascanti" mi piacciono molto e alleggeriscono un poco la rigidità e la geometria d questo luogo.
Lascio La Orotava, ma ho ancora altre piacevoli sorprese da Tenerife!
Dopo aver sbirciato attraverso le inferriate e scattato qualche foto (sempre dalle inferriate), stavo dirigendomi altrove, quando, dall'altro lato della strada, noto un cancello ed una targa che attirano la mia attenzione.
Il Jardin Victoria.
Beh, almeno questo è aperto!
Ma da qui non si vede nulla, si tratta di un'entrata laterale e secondaria, quindi mi incammino lungo il sentiero ghiaioso che dopo pochi metri mi conduce a questo:
non so dire se mi piace fino in fondo o meno.
Preferisco di gran lunga giardini più naturali e meno ordinati, ma questo ha un suo perché.
Terrazzato su sette livelli, geometrico e pulito a livelli quasi maniacali, lo trovo anche abbastanza kitsch… ma in modo positivo! Quindi direi che pur essendo anni luce distante dalla mia idea di giardino, in fondo non mi spiace affatto.
Chissà che storia ha, al momento non ho informazioni in merito…
Ma adesso si!
Ho scoperto che questo posto inizialmente si chiamava Jardines del Marquesado de la Quinta Roja, in memoria di Diego Ponte del Castillo 8° marchese della Quinta Roja appunto.
Morto nel 1880 a 39 anni, venne qui seppellito all'interno del giardino, adiacente alla dimora di famiglia, dopo che la chiesa cattolica negò la sua sepoltura nel cimitero, in quanto si presumeva fosse massone.
A dominare sulla terrazza più alta il suo mausoleo, fatto costruire dalla madre dall'architetto francese Adolphe Coquet, che pare dia conferma dell'appartenenza del figlio alla massoneria, in quanto ricco di simboli misteriosi.
All'inizio del XX° il palazzo di famiglia ed il giardino diventano un hotel, cambiando il nome (che portano tuttora) in onore della visita della Regina Vittoria.
Ma torniamo al giardino.
Qui vegetano fiori più conosciuti e famigliari come le Rose,
le Ortensie (qui in compagnia dei gerani),
un tocco di esoticità è data da diversi e variamente colorati Ibiscus,
da piante tipicamente tropicali come questa Monstera,
e da altre sconosciute.
Incontro di nuovo l'Osteospermum già conosciuto al Parque Taoro, ed anche qui cerco i semi, che chirurgicamente prelievo. ;-)
Anche queste piante "cascanti" mi piacciono molto e alleggeriscono un poco la rigidità e la geometria d questo luogo.
Lascio La Orotava, ma ho ancora altre piacevoli sorprese da Tenerife!
Anch'io non so mai bene cosa provo davanti a giardini così. Opero una distinzione fra quello che piace a me, e che POSSO avere, e il giardino che ho davanti, così capisco meglio. Cosa sarebbe Allau con una schiera di giardinieri a disposizione? Me lo chiedo spesso, per gioco, e sarebbe sicuramente più ordinato.Non che ci voglia molto ...
RispondiEliminaAllau con una schiera di giardinieri non sarebbe più Allau! Come il mio giardino col prato intatto senza le buche fatte dal mostro non sarebbero i miei 25 mq! Ogni giardino ed ogni luogo hanno una loro personalità e la mia (e deduco anche la tua) sono lontane da quest'ordine artificiale, che ad altri piacerà molto ma a noi non convince fino in fondo.
EliminaCiao
Anche se l'eccesso di ordine intimidisce, anche un giardino come questo può riservare delle sorprese: basta, come sempre, lasciarsi guidare dai colori e dagli odori per dimenticare i vialetti troppo geometrici e la cappella funebre...
RispondiEliminaQuesto è vero, infatti dopo il primo impatto l'ho visto, a poco a poco, diversamente, (lo si nota anche dalle foto) soffermandomi sui singoli fiori, su gruppi di piante e la loro combinazione o contemplando suggestivi angoli. Ciao Grazia a presto!
EliminaAnch'io ho un'idea di giardino decisamente più selvaggio... le foto che hai fatto attraverso le inferiate dell'altro giardino mi incuriosivano maggiormente , però è da ammirare anche questo , è molto particolare.
RispondiEliminaPurtroppo è andata così! Sono arrivato troppo tardi per il giardino botanico. Ma nella sfortuna ho potuto vedere questo, che anche se è lontano anni luce dal giardino che vorrei, è sempre di spunto e stimolo.
EliminaPs: non ne sono sicuro... Ma credo di non apprezzarlo fino in fondo proprio perché in un angolo nascosto della mia mente invidio quell'ordine! Almeno in piccolissima parte (perché quello è davvero troppo) lo vorrei anch'io nei 25mq.
Ciao