Tenerife - Le piramidi di Guimar ed il parco etnografico
Le giornate di Gennaio sembrano essere ritornate nei ranghi e finalmente il tanto atteso freddo sembra essere arrivato.
In giardino non ci sono grandi novità: solo qualche bulbacea a fioritura primaverile è spuntata da terra e le gemme di piante ed arbusti caducifogle iniziano ad ingrossarsi, ma poco altro.
Quindi vi porto per l'ennesima volta al caldo di Tenerife e precisamente
a Guimar.
Situato sulla costa orientale dell'isola, questo centro abitato ha avuto negli ultimi anni un vero e proprio boom turistico.
Oltre ad essere ricca di diversi monumenti e luoghi da visitare, la cosa che più lo caratterizza è la presenza di alcune piramidi a gradoni (per la precisione 6), visibili grazie alla fondazione di un parco etnografico dal 1998.
La loro origine non è molto chiara. Sicuramente è precedente all'arrivo degli spagnoli ma non si sa molto di più.
Per molto tempo vennero scambiate per semplici accatastamenti di pietre per liberare i campi dalla loro presenza da parte degli agricoltori locali.
In effetti questa era un'usanza comune a Tenerife, ma il famoso ricercatore Thor Heyerdahl, nel 1991 le analizzò a fondo e scoprì che non potevano essere state create per questo motivo…
Tanto per cominciare, le pietre mostravano caratteristiche ben diverse da quelle presenti nei campi della zona, inoltre il terreno sul quale sorgono sembra essere stato livellato e le pietre lavorate.
Anche un curioso orientamento di queste che consente durante il solstizio d'inverno di seguire il sole nascente e in quello d'estate di vedere un doppio tramonto, lasciano pensare che non siano semplici cumuli di sassi!
Una curiosa teoria di Heyerdahl, sostiene che i popoli del nord Africa, passando per le Canarie, grazie alla loro posizione, avevano contatti con l'America e per dimostrarla, ha navigato dal Marocco alle Barbados con una barca costruita con il papiro: la Ra II.
Quindi le popolazioni locali possono essere venute a contatto con quelle del centro America, e così si spiegherebbe la presenza delle piramidi molto simili a quelle dei Maya o degli Aztechi.
Ecco un documentario dell'impresa:
Nonostante ciò, non è riuscito a convincere tutti e da molti viene tuttora considerata come una fantasia…
Sta di fatto che comunque grazie a lui sono state restaurate e ripulite ed ora sono visibili a tutti nel parco etnologico, che ha una superficie di 65.000 mq, ed ospita un centro informazioni, due padiglioni e naturalmente le 6 piramidi!
Oltre a queste un curioso percorso botanico,
con piante endemiche come la bellissima Dracaena draco o albero del drago appartenente alla famiglia delle Agavacee.
Oppure la Euphorbia canariensis altra specie endemica.
Non mancava neppure la Palma delle Canarie (Phoenix canariensis) della quale ho raccolto alcuni semi…
Non c'è parco o giardino che passa indenne ad una mia visita! ;-)
In giardino non ci sono grandi novità: solo qualche bulbacea a fioritura primaverile è spuntata da terra e le gemme di piante ed arbusti caducifogle iniziano ad ingrossarsi, ma poco altro.
Quindi vi porto per l'ennesima volta al caldo di Tenerife e precisamente
a Guimar.
Situato sulla costa orientale dell'isola, questo centro abitato ha avuto negli ultimi anni un vero e proprio boom turistico.
Oltre ad essere ricca di diversi monumenti e luoghi da visitare, la cosa che più lo caratterizza è la presenza di alcune piramidi a gradoni (per la precisione 6), visibili grazie alla fondazione di un parco etnografico dal 1998.
La loro origine non è molto chiara. Sicuramente è precedente all'arrivo degli spagnoli ma non si sa molto di più.
Per molto tempo vennero scambiate per semplici accatastamenti di pietre per liberare i campi dalla loro presenza da parte degli agricoltori locali.
In effetti questa era un'usanza comune a Tenerife, ma il famoso ricercatore Thor Heyerdahl, nel 1991 le analizzò a fondo e scoprì che non potevano essere state create per questo motivo…
Tanto per cominciare, le pietre mostravano caratteristiche ben diverse da quelle presenti nei campi della zona, inoltre il terreno sul quale sorgono sembra essere stato livellato e le pietre lavorate.
Anche un curioso orientamento di queste che consente durante il solstizio d'inverno di seguire il sole nascente e in quello d'estate di vedere un doppio tramonto, lasciano pensare che non siano semplici cumuli di sassi!
Una curiosa teoria di Heyerdahl, sostiene che i popoli del nord Africa, passando per le Canarie, grazie alla loro posizione, avevano contatti con l'America e per dimostrarla, ha navigato dal Marocco alle Barbados con una barca costruita con il papiro: la Ra II.
Quindi le popolazioni locali possono essere venute a contatto con quelle del centro America, e così si spiegherebbe la presenza delle piramidi molto simili a quelle dei Maya o degli Aztechi.
Ecco un documentario dell'impresa:
Nonostante ciò, non è riuscito a convincere tutti e da molti viene tuttora considerata come una fantasia…
Sta di fatto che comunque grazie a lui sono state restaurate e ripulite ed ora sono visibili a tutti nel parco etnologico, che ha una superficie di 65.000 mq, ed ospita un centro informazioni, due padiglioni e naturalmente le 6 piramidi!
Oltre a queste un curioso percorso botanico,
con piante endemiche come la bellissima Dracaena draco o albero del drago appartenente alla famiglia delle Agavacee.
Oppure la Euphorbia canariensis altra specie endemica.
Non mancava neppure la Palma delle Canarie (Phoenix canariensis) della quale ho raccolto alcuni semi…
Non c'è parco o giardino che passa indenne ad una mia visita! ;-)
Che bello,in questi giorni freddi,vedere vegetazione ed immaginare calore!
RispondiEliminaGrazie
La giornata in questione non era bellissima... cielo coperto, ma comunque calda!!!
EliminaDai che quasi ci siamo: poche settimane e torna la Primavera.
CIao Lorenza
Viaggiare, forse, è la cosa più bella del mondo:) ciao J.
RispondiEliminaCondivido il pensiero!
RispondiEliminaPeccato che mancano tempo e soldi per essere perennemente in viaggio...
Ma non mi lamento. Ne sto già programmando uno per aprile! ;-)
Ciao Laura
Che belle le piramidi! Aspettiamo il viaggio di aprile :)
RispondiEliminaUn saluto!!
Ne manca ancora di tempo...
EliminaPresto tornerò ad occuparmi del blog che nelle ultime settimane ho lasciato un po' in disparte. Ciao Pontos e buona settimana!
Ps: dai che manca poco alla primavera!!!
Me gustó mucho este post, Jampy.
RispondiEliminaGuardo el documental para verlo más tarde.
¡Feliz semana!
Me imaginaba. No son la egipcia, pero ciertamente son su inreresse. ¡Hola
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