La Cattedrale vegetale

Dopo aver abbondantemente annaffiato i miei 25mq; lo scorso fine settimana, per sfuggire alla tanto annunciata ondata di caldo e per concedermi un paio di giorni di relax; mi reco nelle Orobie bergamasche. Il fresco fortunatamente c'è... ma non è l'unica piacevole sorpresa! Domenica pomeriggio, sto per andare a Oltre il Colle per fare una camminata lungo il sentiero dei fiori (del quale parlerò in un altro post), quando, strada facendo, mi imbatto in un curioso cartello che attira la mia attenzione: cattedrale vegetale!


Mentre percorro in auto la ripida salita che mi porta all'inizio del sentiero, la mia mente malata fantastica su cosa sarà mai.
Ad un certo punto, arrivo nei pressi di un tornante con un piccolo spiazzo dove si può lasciare la macchina. Qui fa bella mostra si sè un grosso cartello che spiega cosa sia questa "fantomatica" cattedrale vegetale. Ma la curiosità è tanta! Ci passo davanti dandogli solo una rapida occhiata; e come un bimbo il giorno di Natale corre a scartare i regali posti sotto l'albero, percorro rapidamente la ventina di metri di bosco che mi separa dalla soluzione al mio piccolo enigma.

La cattedrale vegetale com'è ora
Eccola finalmente! Ricorda molto le rovine di una cattedrale gotica, un pò come quelle che si possono vedere in Scozia o in Irlanda; ma a differenza di quest'ultime non c'è neanche un mattone o una pietra.
Infatti le possenti colonne, altro non sono che rami intrecciati, ed al loro interno cresce una piccola pianta. Il mistero si infittisce!


La osservo, la fotografo e più la guardo più la trovo famigliare...
Dopo un pò, ritorno al cartello visto di sfuggita e stavolta mi soffermo a leggerlo. Scopro che si tratta di un'opera postuma di un'artista "del paesaggio" a me noto: Giuliano Mauri. Mio "conterraneo", nasce a Lodi Vechhio nel 1938, la sua ricca biografia è composta da numerosi interventi ambientali: delle vere e proprie architetture naturali.


Un "accenno" di quelli che saranno gli archi delle navate
Con l'utilizzo di rami di legno, costriusce delle strutture fantastiche, che, vista la reperibilità del materiale, sono destinate a modificarsi nel tempo, ad essere inglobati dal verde, a disfarsi.
Purtroppo, come dicevo, la cattedrale è un'opera postuma: infatti viene inaugurata nel 2010, un anno dopo la sua morte.
Un pò i numeri: 82  metri x 15 di base, 1230 mq, 5 navate, 42 colonne (di diverse altezze, le più alte raggiungono i 12 mt) 1800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6000 metri di rami di nocciolo, il tutto sapientemente intrecciato a formare questa sontuosa e allo stesso tempo fragile opera d'arte.
Al loro interno le giovani piantine di faggio cresceranno; e con l'aiuto di potature andranno a formare la vera e propria cattedrale fatta dalle piante.

Le giovani piantine di faggio, che col tempo diveteranno delle "colonne"
Mi sono ripromesso di ritornarci tra qualche anno, le piante saranno cresciute, e tutto sarà diverso: io compreso.
Concludo con alcune frasi del Maesto Mauri che spiegano molto meglio di quanto ho fatto io il succo del suo lavoro:

“All'interno di questi artifici che io sto costruendo ci saranno delle piante di carpino. Costruisco artifici per accompagnare le piante nei vent'anni che servono loro per diventare adulte. Dopo questo tempo le strutture sono destinate a marcire, a diventare terra.

Al loro posto, stante una potatura annuale, ci saranno ottanta piante a forma quasi di colonna che ricorderanno comunque il mio lavoro. Quattro filari di alberi per la cattedrale che ho sempre sognato. Tra vent'anni la gente si accorgerà che c'è stata la creazione della natura che ha dialogato con l'uomo. Che è poi quello che l'uomo ha sempre fatto. La dimenticanza è solo la nostra di non sapere, di non riconoscere più”.


Lascio il link del suo sito per chi fosse interessato alla sua biografia o alle sue opere: http://www.giulianomauri.com

10 commenti:

  1. Che meraviglia. Mi piacerebbe proprio andare a visitare quell'opera!

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  2. Ciao Nick! Te lo consiglio! Anche perchè penso sia bella l'idea di vedere una struttura che più di altre è destinata a cambiare nel tempo. E sicuramente avrai la mia stessa curiosità di tornarci a distanza di anni per vedere cosa combinerà madre natura in collaborazione con questo artista!

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  3. Che roba. Ogni tanto c'è qualcuno che ha idee non solo a base di calcestruzzo...

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    1. Hai ragione! Poi considerando che ha iniziato questo genere di installazioni diversi anni fa... era lungimirante! Ciao

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  4. Ciao Jampy.
    Grazie di averci messo a conoscenza di questa geniale opera vegetale!
    Chissà come sarà suggestiva fra qualche anno!
    Tienici aggiornati, mi raccomando.
    Un abbraccio e buon agosto!

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    1. Ciao, grazie della tua visita!
      Tornerò a parlare di quest'opera... ma temo tu debba avere moooolta pazienza!
      La natura ha i suoi tempi...
      Ancora buone vacanze
      Jampy

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  5. COme si suol dire...che storia!! Non conoscevo Giuliano Mauri, ora vado subito a guardarmi il sito. E che bella questa opera, questa idea di opera "a quattro mani" uomo-natura, questa visione lungimirante di quello che sarà col tempo e la pazienza. Grazie per la condivisione Jampy!

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    1. Di nulla Cri! Immaginavo ti sarebbe piacuta... sia l'opera che l'idea. Come vedi anche se non ho portato a termine il sentiero dei fiori, le sorprese e le scoperte non sono mancate. A presto

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  6. Complimenti per le foto!
    Consiglio a tutti di andarci, il percorso artistico-naturale di Arte Sella è una meraviglia! Lo conosco bene. Non c'è solo la cattedrale naturale ma moltissime altre opere naturali realizzate con sassi, foglie, rami e tronchi. Fantastico :)

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    1. Ciao Germano, grazie del commento alle foto!
      Come dici tu, il posto è veramente stupendo e ricco di natura ed arte.
      Io purtroppo ho passato in zona solo un week-end, ma spero di tornarci presto!!!
      Ciao

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