Quanto mondo in un giardino!
Chiunque abbia delle piante in giardino o sul terrazzo di casa, ha, in un certo senso, "pezzi" di mondo in vaso. Infatti, molto spesso, le specie che coltiviamo sono originarie di diverse parti del globo e le coltiviamo sia per la bellezza dei fiori, che per la particolarità delle piante stesse, oppure perché sono buone e fanno bene, nel caso degli ortaggi e dei frutti. Un esempio sono i pomodori che arrivano dall'America e che sono presenti in orti e giardini, ma anche parecchi fiori che arrivano dal Sud America, l'Africa ecc.
Ma le piante ed i fiori di cui vi parlo oggi, sono si originari di vari Paesi, ma hanno la particolarità di arrivare fisicamente da essi, nel senso che sono stati portati dal sottoscritto di ritorno da diversi viaggi.
Sì, perchè tra i souvenir che preferisco, i semi e le pante stanno al primo posto!
Alcune già le conoscete, come la Glebionis Coronaria i cui semi sono stati presi da questa piantina madre nel 2011 all'interno della fortezza della bella cittadina di Rethimno nell'isola di Creta e che rispunta ogni anno con le sue allegre margherite bicolori.
Anche le piantine importate da Tenerife la scorsa estate, già le conoscete:
l'Agave attenuata (questo un'acquisto), che riparata in casa ha superato l'inverno, e l'Aeonium urbicum (raccolto nei pressi di un'orrido e nei dintorni dell'albergo) che pur restando all'aperto tutto inverno non ha patito il freddo invernale, o almeno non particolarmente.
Sempre da Tenerife arrivano i semi delle belle di notte (dai colori variegati, mentre le mie negli ultimi anni erano solo rosa), e quelli di questo fiore che dovrebbe essere un'Osteospermum, raccolti nel Parque Taoro a Puerto de la Cruz. Vi aggiornerò se germoglieranno!
Credete sia finita qui?
La risposta è ovviamente NO!
La prima ad arrivare dall'estero fin sul balcone di casa nel 2009 è questa Agave,
che arriva da Alessandria d'Egitto e più precisamente da un angolo appartato del giardino del Palazzo di Ra's al-Tin un bellissimo ed insieme bizzarro edificio storico lungo la costa, nonché una delle residenze ufficiali della Presidenza egiziana.
Non ha raggiunto grandi dimensioni, ma al momento della raccolta era una piccolissima piantina nata alla base di un'enorme Agave e poi aggiungiamoci la vita in vaso ed il clima padano: già è un miracolo sia sopravvissuta sino ad ora!
Anche la Turchia ha i suoi ambasciatori nei 25mq: dal mercato delle spezie di Istanbul arrivano i semi delle Nigelle che diciamo non hanno attecchito benissimo, ma ogni anno uno o 2 fiorellini sbucano, ed avendo acquistato più bustine, le ho da poco riseminate, sperando in un numero maggiore.
Sempre dalla Turchia e precisamente da Selcuk (città a poca distanza da Efeso) arrivano questi semi che non ricordo bene a quale fiore appartengono, ma se non ricordo male ad una sorta di "Malvone".
Comunque stanno giusto germogliando in questi giorni e col tempo avrò o la conferma o la smentita.
Dalla medesima città nei pressi dei resti della Basilica di San Giovanni ho pure preso i semi di questa Lantana, ma purtroppo non sono mai riuscito a farli germogliare…
Se sono riuscito a portare a casa una pianta dall'Egitto, potevo non compiere l'impossibile trovandone una anche in Giordania?
Stavolta si trattava di un baccello proveniente da Aqaba sul mar Rosso, raccolto da uno splendido alberello dai bellissimi fiori rossi del quale purtroppo non so il nome.
Il baccello conteneva 3 grossi "fagioli" che nonostante siano passati 2 anni, non hanno fatto assolutamente fatica a germogliare ed ecco una delle neonate piantine.
Per quanto sembri impossibile, persino da Petra ho portato a casa una piantina. Stavolta è un grosso bulbo che coltivo in vaso accudendolo e proteggendolo dalle lumache che sembra apprezzino parecchio le sue foglie, ma per il momento nessun fiore: inizio a pensare che si tratti di una semplice cipolla o qualcosa del genere!
Ma d'altronde: chi si può vantare di coltivare una cipolla che arriva dall'antica e stupenda città di Petra?
Ma le piante ed i fiori di cui vi parlo oggi, sono si originari di vari Paesi, ma hanno la particolarità di arrivare fisicamente da essi, nel senso che sono stati portati dal sottoscritto di ritorno da diversi viaggi.
Sì, perchè tra i souvenir che preferisco, i semi e le pante stanno al primo posto!
Alcune già le conoscete, come la Glebionis Coronaria i cui semi sono stati presi da questa piantina madre nel 2011 all'interno della fortezza della bella cittadina di Rethimno nell'isola di Creta e che rispunta ogni anno con le sue allegre margherite bicolori.
Anche le piantine importate da Tenerife la scorsa estate, già le conoscete:
l'Agave attenuata (questo un'acquisto), che riparata in casa ha superato l'inverno, e l'Aeonium urbicum (raccolto nei pressi di un'orrido e nei dintorni dell'albergo) che pur restando all'aperto tutto inverno non ha patito il freddo invernale, o almeno non particolarmente.
Sempre da Tenerife arrivano i semi delle belle di notte (dai colori variegati, mentre le mie negli ultimi anni erano solo rosa), e quelli di questo fiore che dovrebbe essere un'Osteospermum, raccolti nel Parque Taoro a Puerto de la Cruz. Vi aggiornerò se germoglieranno!
Credete sia finita qui?
La risposta è ovviamente NO!
La prima ad arrivare dall'estero fin sul balcone di casa nel 2009 è questa Agave,
che arriva da Alessandria d'Egitto e più precisamente da un angolo appartato del giardino del Palazzo di Ra's al-Tin un bellissimo ed insieme bizzarro edificio storico lungo la costa, nonché una delle residenze ufficiali della Presidenza egiziana.
Non ha raggiunto grandi dimensioni, ma al momento della raccolta era una piccolissima piantina nata alla base di un'enorme Agave e poi aggiungiamoci la vita in vaso ed il clima padano: già è un miracolo sia sopravvissuta sino ad ora!
Anche la Turchia ha i suoi ambasciatori nei 25mq: dal mercato delle spezie di Istanbul arrivano i semi delle Nigelle che diciamo non hanno attecchito benissimo, ma ogni anno uno o 2 fiorellini sbucano, ed avendo acquistato più bustine, le ho da poco riseminate, sperando in un numero maggiore.
Sempre dalla Turchia e precisamente da Selcuk (città a poca distanza da Efeso) arrivano questi semi che non ricordo bene a quale fiore appartengono, ma se non ricordo male ad una sorta di "Malvone".
Comunque stanno giusto germogliando in questi giorni e col tempo avrò o la conferma o la smentita.
Dalla medesima città nei pressi dei resti della Basilica di San Giovanni ho pure preso i semi di questa Lantana, ma purtroppo non sono mai riuscito a farli germogliare…
Se sono riuscito a portare a casa una pianta dall'Egitto, potevo non compiere l'impossibile trovandone una anche in Giordania?
Stavolta si trattava di un baccello proveniente da Aqaba sul mar Rosso, raccolto da uno splendido alberello dai bellissimi fiori rossi del quale purtroppo non so il nome.
Il baccello conteneva 3 grossi "fagioli" che nonostante siano passati 2 anni, non hanno fatto assolutamente fatica a germogliare ed ecco una delle neonate piantine.
Per quanto sembri impossibile, persino da Petra ho portato a casa una piantina. Stavolta è un grosso bulbo che coltivo in vaso accudendolo e proteggendolo dalle lumache che sembra apprezzino parecchio le sue foglie, ma per il momento nessun fiore: inizio a pensare che si tratti di una semplice cipolla o qualcosa del genere!
Ma d'altronde: chi si può vantare di coltivare una cipolla che arriva dall'antica e stupenda città di Petra?
Il mondo in un fazzoletto di terra, bello, molto.
RispondiEliminaSì, forse c'è anche troppo mpndo per un giardino così piccolo...
EliminaCiao Vera e grazie del commento!
Amo la prima immagine con la Grande Piramide, Jampy.
RispondiEliminaMi piace l'Agave, un po 'Egitto nel vostro giardino
E ancora margherite bicolori, sono belle!
pd: perdono per la traduzione, se non scrivo bene, lo faccio con il traduttore
Non so perché, ma me l'aspettavo che ti sarebbe piaciuta l'immagine della piramide! ;-)
EliminaAnche a me piacciono sia l'agave che le colorate Glebionis. Entrambe sono ricordi di 2 bellissimi viaggi.
Ps: Non preoccuparti, si capisce tutto quello che hai scritto. Il traduttore ha fatto un ottimo lavoro!:-)
Wow che melting pot il tuo giardino! Io, che in questo periodo ho dovuto rinunciare persino al terrazzo, ti invidio un bel po' :)
RispondiEliminaCri, il mio giardino rappresenta come (a mio parere) dovrebbe essere il mondo: una felice convivenza tra esseri provenienti da paesi diversi... Ma con le piante è molto più facile!
EliminaPer l'invidia: anch'io ce l'ho nei confronti di chi ha un giardino più grande del mio. Non sai cosa darei per un po' di spazio in più!
Ciao
Anche io amo portare a casa un pezzo del mio viaggio.A volte mi hanno duramente criticato...ma se Colombo avesse fatto diversamente avremmo mai conosciuto i pomodori e le patate?. io mi consolo così.Valentina
RispondiEliminaIl ragionamento non fa una piega! ;-)
EliminaPoi se si tratta solo di qualche seme o una piccola talea... Grossi danni non se ne fanno.
Ciao Valentina
Anch'io "soffro" del tuo stesso vizio! Però, pensa che bello, sono tutti ricordi "vivi"!!... e meno male che non hai visitato un parco di sequoie, chissà che ti saresti portato a casa!!!
RispondiEliminaMeno male che qualcuno mi capisce! ;-)
EliminaOgni fiore o pianta, un luogo. Un album fotografico in giardino.
Fortunatamente le sequoie non le ho mai viste dal vivo anche se mi piacerebbe molto.
Ma credo le lascerei stare...
Ciao