Sri Lanka - quinta tappa: Uppuveli
Salutata la famiglia che nei giorni scorsi mi ha ospitato calorosamente a Dambulla, e fatte le ultime coccole al pigro gatto Minzy, è giunta l'ora di prendere un'altro bus.
Non che mi mancasse… ma stavolta, dopo tanta storia, arte e cultura, è giunto finalmente il momento di passare qualche giorno in totale relax, quindi ci risalgo più che volentieri.
La scelta, tra le tante bellissime spiagge di questo Paese, è finita su Uppuveli.
Situata a pochi km dalla città di Trincomalee sulla costa nord-est, è giustamente considerata una delle più belle spiagge dello Sri Lanka.
Come ho già accennato nel primo post queste zone sono state letteralmente tartassate prima dalla guerra per un lungo periodo e poi dallo tsunami nel 2004. Nonostante tutto, questi terribili e tristi episodi, sembrano ormai solo un lontano ricordo, ma il pensiero a questi fatti viene comunque spontaneo.
Ma tornando a cose meno tristi…
Appena arrivato tempo di depositare il pesante zaino e mi precipito in spiaggia. Il tempo è incerto e decido di passare un pò di tempo in un grazioso locale sulla spiaggia pieno di turisti da ogni parte del mondo.
Dal soppalco, sostenuto da alcune palme, osservo la spiaggia bevendo un ottimo frullato, dopo le solite infinite ore passate sul bus, mi rilasso un pò.
Ma poi… ecco: piove! La spiaggia per oggi è off limits!
Visto che è praticamente sera, non rimane che tornare in stanza a fare una doccia e andare a cena.
Anche se Uppuveli è una meta gettonata dai turisti, fortunatamente è ancora poco sviluppata, ma trovare del cibo è veramente facile!
Mi reco in un posto molto rustico dove per pochi spicci, si gusta un ottimo riso al curry con diverse pietanze di accompagnamento, il tutto a buffet.
Da bravo italiano, torno al locale sulla spiaggia per bermi, dopo giorni, un espresso (tra l'altro molto buono).
Il giorno dopo, finalmente mi incammino sulla spiaggia, è davvero molto bella: palme, sabbia chiara e fine, barche sulla battigia, insomma un angolo paradiso!
Alcuin pescatori aggiustano le loro reti.
Mi sistemo all'ombra di una pianta dalle bellissime foglie a cuore.
Le persone più vicine sono ad almeno un centinaio di metri.
Scorgo per pochi attimi un coloratissimo martin pescatore, giusto il tempo di una foto e già non c'è più.
Poi si avvicina scodinzolante lui:
Qui apro una piccola parentesi. Fino ad ora ho parlato e mostrato parecchi animali, ma una delle presenze più numerose è quella dei cani randagi. Sono davvero ovunque: in città, lungo le strade, in spiaggia, nei siti archeologici, ecc.
Come potete immaginare le loro condizioni sono spesso disastrose. Alcuni visibilmente malati, altri privi di arti…
Qui sembrano stare meglio che da altre parti, ma con più di 30°, sicuramente sarà assetato.
Gli verso un pò d'acqua in una ciotola che prosciuga velocemente. Si fa fare qualche carezza e poi si allontana.
La giornata scorre tranquillamente tra un bagno e un sonnellino. Verso sera ritorno, sempre sulla spiaggia, verso l'albergo, quando noto una piccola folla.
Avvicinandomi mi rendo conto che si tratta dei pescatori incontrati alla mattina, di ritorno da una giornata di lavoro.
Eccoli mentre smistano il pesce in alcune ceste.
Ovviamente non possono mancare alcuni animali, come gli opportunisti corvi che saltellano ovunque alla ricerca di qualcosa da ingurgitare.
Anche i cani non mancano…
Poi la gente si disperde, e corvi e cani pure.
I pescatori mettono in secca l'imbarcazione.
Tornato in hotel, rifaccio più o meno le stesse cose della sera precedente.
Se la spiaggia di Uppuveli è bella, quella di Nilaveli (pochi km più a nord) è stupenda! Così tante persone mi hanno detto, e anche le guide turistiche riportano questa cosa.
Il giorno successivo quindi ci vado, il tempo non è il massimo, ma non mi faccio scoraggiare.
Con il solito tuk tuk, in pochi minuti arrivo a Nilaveli, dove vengo lasciato in un tratto di spiaggia sovraffollato all'inverosimile.
Qui un bagnino su di una torretta, veglia sui bagnanti locali.
Io ovviamente mi rifiuto di stare qui: se volevo fare il bagno con migliaia di persone, non facevo un viaggio simile!
Inizio ad incamminarmi, il tempo regge ma il cielo è grigio ed il mare mosso. La ressa di bagnanti urlante, si allontana passo dopo passo. Ora si inizia a ragionare. Osservo meglio questa lunghissima spiaggia, palme, sabbia bianca, mare e nient'altro. Peccato per il tempo, in una giornata di sole sarebbe stato tutto diverso, ma se devo essere sincero, sono un pò deluso, e, tirando le somme, preferisco di gran lunga Uppuveli!
Comunque ormai sono qui, cerco un angolino in cui sistemarmi e… appaiono delle mucche!
Che situazione assurda. Mai viste in vita mia della mucche in spiaggia. Oltretutto che si atteggiano da modelle.
Dopo questo diversivo, mi sdraio, ma la giornata è davvero brutta! Arriva l'ennesimo cane. Come al solito gli dò da bere. Più spavaldo di altri si avvicina, gioca e si fa fare le coccole, poi si siede al mio fianco con lo sguardo rivolto all'oceano.
Dopo un pò mi incammino, domani, purtroppo, devo salutare questo fantastico posto, il viaggio prosegue…
Non che mi mancasse… ma stavolta, dopo tanta storia, arte e cultura, è giunto finalmente il momento di passare qualche giorno in totale relax, quindi ci risalgo più che volentieri.
La scelta, tra le tante bellissime spiagge di questo Paese, è finita su Uppuveli.
Situata a pochi km dalla città di Trincomalee sulla costa nord-est, è giustamente considerata una delle più belle spiagge dello Sri Lanka.
Come ho già accennato nel primo post queste zone sono state letteralmente tartassate prima dalla guerra per un lungo periodo e poi dallo tsunami nel 2004. Nonostante tutto, questi terribili e tristi episodi, sembrano ormai solo un lontano ricordo, ma il pensiero a questi fatti viene comunque spontaneo.
Ma tornando a cose meno tristi…
Appena arrivato tempo di depositare il pesante zaino e mi precipito in spiaggia. Il tempo è incerto e decido di passare un pò di tempo in un grazioso locale sulla spiaggia pieno di turisti da ogni parte del mondo.
Dal soppalco, sostenuto da alcune palme, osservo la spiaggia bevendo un ottimo frullato, dopo le solite infinite ore passate sul bus, mi rilasso un pò.
Ma poi… ecco: piove! La spiaggia per oggi è off limits!
Visto che è praticamente sera, non rimane che tornare in stanza a fare una doccia e andare a cena.
Anche se Uppuveli è una meta gettonata dai turisti, fortunatamente è ancora poco sviluppata, ma trovare del cibo è veramente facile!
Mi reco in un posto molto rustico dove per pochi spicci, si gusta un ottimo riso al curry con diverse pietanze di accompagnamento, il tutto a buffet.
Da bravo italiano, torno al locale sulla spiaggia per bermi, dopo giorni, un espresso (tra l'altro molto buono).
Il giorno dopo, finalmente mi incammino sulla spiaggia, è davvero molto bella: palme, sabbia chiara e fine, barche sulla battigia, insomma un angolo paradiso!
Alcuin pescatori aggiustano le loro reti.
Mi sistemo all'ombra di una pianta dalle bellissime foglie a cuore.
Le persone più vicine sono ad almeno un centinaio di metri.
Scorgo per pochi attimi un coloratissimo martin pescatore, giusto il tempo di una foto e già non c'è più.
Poi si avvicina scodinzolante lui:
Qui apro una piccola parentesi. Fino ad ora ho parlato e mostrato parecchi animali, ma una delle presenze più numerose è quella dei cani randagi. Sono davvero ovunque: in città, lungo le strade, in spiaggia, nei siti archeologici, ecc.
Come potete immaginare le loro condizioni sono spesso disastrose. Alcuni visibilmente malati, altri privi di arti…
Qui sembrano stare meglio che da altre parti, ma con più di 30°, sicuramente sarà assetato.
Gli verso un pò d'acqua in una ciotola che prosciuga velocemente. Si fa fare qualche carezza e poi si allontana.
La giornata scorre tranquillamente tra un bagno e un sonnellino. Verso sera ritorno, sempre sulla spiaggia, verso l'albergo, quando noto una piccola folla.
Avvicinandomi mi rendo conto che si tratta dei pescatori incontrati alla mattina, di ritorno da una giornata di lavoro.
Eccoli mentre smistano il pesce in alcune ceste.
Ovviamente non possono mancare alcuni animali, come gli opportunisti corvi che saltellano ovunque alla ricerca di qualcosa da ingurgitare.
Anche i cani non mancano…
Poi la gente si disperde, e corvi e cani pure.
I pescatori mettono in secca l'imbarcazione.
Tornato in hotel, rifaccio più o meno le stesse cose della sera precedente.
Se la spiaggia di Uppuveli è bella, quella di Nilaveli (pochi km più a nord) è stupenda! Così tante persone mi hanno detto, e anche le guide turistiche riportano questa cosa.
Il giorno successivo quindi ci vado, il tempo non è il massimo, ma non mi faccio scoraggiare.
Con il solito tuk tuk, in pochi minuti arrivo a Nilaveli, dove vengo lasciato in un tratto di spiaggia sovraffollato all'inverosimile.
Qui un bagnino su di una torretta, veglia sui bagnanti locali.
Io ovviamente mi rifiuto di stare qui: se volevo fare il bagno con migliaia di persone, non facevo un viaggio simile!
Inizio ad incamminarmi, il tempo regge ma il cielo è grigio ed il mare mosso. La ressa di bagnanti urlante, si allontana passo dopo passo. Ora si inizia a ragionare. Osservo meglio questa lunghissima spiaggia, palme, sabbia bianca, mare e nient'altro. Peccato per il tempo, in una giornata di sole sarebbe stato tutto diverso, ma se devo essere sincero, sono un pò deluso, e, tirando le somme, preferisco di gran lunga Uppuveli!
Comunque ormai sono qui, cerco un angolino in cui sistemarmi e… appaiono delle mucche!
Che situazione assurda. Mai viste in vita mia della mucche in spiaggia. Oltretutto che si atteggiano da modelle.
Dopo questo diversivo, mi sdraio, ma la giornata è davvero brutta! Arriva l'ennesimo cane. Come al solito gli dò da bere. Più spavaldo di altri si avvicina, gioca e si fa fare le coccole, poi si siede al mio fianco con lo sguardo rivolto all'oceano.
Dopo un pò mi incammino, domani, purtroppo, devo salutare questo fantastico posto, il viaggio prosegue…
Ma che meraviglia!!!Ci fai sognare!
RispondiEliminaPeccato per quei cani...
Non siete gli unici a sognare: anch'io rivedendo le foto l'ho fatto... Vorrei tanto essere lì di nuovo, invece, sono immerso nella nebbia da 2 giorni!
EliminaPer i cani mi spiace molto, oltretutto non è un problema solo dello Sri Lanka. Speriamo cambi qualcosa. Ciao Lorenza
In spiaggia in Sri Lanka ci siamo stati poco, così, leggendo il tuo post, scopro un' parte di questo paese... se avessi visto le mucche in spiaggia, tra l'altro in posa, di certo non me ne sarei dimenticata!! Tutte molto belle le immagini, ma quella del cane che guarda l'oceano...
RispondiEliminaA presto
Anch'io non ci sono stato poi molto, solo meno di 4 giorni. Ma sono bastati per riposare e rigenerarmi. Le mucche a quanto pare sono frequentatrici assidue della spiaggia: in rete ho visto molte foto che le ritraevano. Sono modelle ormai navigate...
EliminaAnche per me l'immagine del cane è quella alla quale sono più legato. Anche se ci ho passato assieme solo pochi minuti, me lo ricorderò per sempre. Ciao Lolle